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Rinnovabili, intesa tra Regione Sicilia e Rse per una gestione più efficiente della produzione

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La Regione Siciliana e Rse hanno siglato un protocollo d’intesa triennale per agevolare la definizione di politiche in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile. Tutto questo, anche per consentire una gestione più efficiente della produzione.

L’accordo

L’accordo tra la Regione Siciliana e Rse è stato firmato da Calogero Giuseppe Burgio, dirigente generale del dipartimento regionale dell’Energia, e Franco Cotana, Amministratore Delegato della società di ricerca sul sistema energetico controllata dal GSE.

L’obiettivo? Promuovere per 3 anni una collaborazione che dovrebbe portare a un modello energetico a basso costo per cittadini e imprese, volto a promuovere anche una gestione più efficiente dell’energia prodotta dalle rinnovabili.

Digitalizzazione dei sistemi elettrici

Il protocollo d’intesa poi pone particolare attenzione alla digitalizzazione dei sistemi elettrici, attraverso la creazione di ‘neuroni’ per smart grid e futuri impianti di pompaggio idroelettrico, compatibili con le strategie energetiche del piano di sviluppo di Terna.

Come sottolineato dal dirigente Burgio inoltre, si sta anche ipotizzando di realizzare in Sicilia una filiera produttiva sul moto ondoso, grazie all’utilizzo della tecnologia Wave Sax. Come sottolineato infatti dall’associazione Ocean Energy Europe, sistemi come questi potrebbero raggiungere nel Vecchio Continente una potenza installata di circa 188 GW entro il 2050.

Si tratta nello specifico di un dispositivo modulare innovativo per generare elettricità green dalle onde del mare, che potrebbe non solo essere importante per soddisfare parte della produzione energetica richiesta, ma anche per portare nuove opportunità di lavoro nella Regione meridionale.

Le potenzialità del territorio

Nell’isola infatti comunque, sia imprese che istituzioni sono al corrente delle grandi potenzialità del territorio, che rappresenta un nodo strategico per le reti energetiche non solo nazionali ma anche europee, come sostenuto anche dall’AD Cotana.

RSE infatti ha già individuato a livello locale ben 11 potenziali sistemi di accumulo idroelettrico ai quali poter lavorare, per arrivare così a una potenza complessiva di circa 4 GW.

Parliamo di tecnologie che offrono diversi vantaggi rispetto allo stoccaggio elettrochimico con batterie, ovvero una durata quasi illimitata, la totale indipendenza da materie prime critiche come il litio, e la possibilità di essere prodotte al 100% a livello nazionale.

Accelerazione delle rinnovabili

Il nuovo accordo potrebbe sicuramente portare a un’accelerazione delle rinnovabili in Sicilia, dando maggior impulso alle nuove hydrogen valley già pianificate, ai nuovi progetti approvati dal Mase, e alle nuove comunità energetiche pronte a promuovere la transizione.

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