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Riforma del mercato elettrico, cosa cambia per imprese e cittadini

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Il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo di orientamento generale su una proposta volta a modificare l’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’UE. In attesa dell’avvio dei negoziati con il Parlamento europeo, scopriamo di cosa si tratta e cosa cambia per cittadini ed imprese.

Nuovo accordo sul mercato dell’energia elettrica

Un nuovo accordo sull’assetto del mercato europeo dell’energia elettrica, che dovrebbe rendere la rete più solida, verde e interconnessa. Una risposta di lungo termine alla crisi energetica verificatasi, prima con la guerra in Ucraina, e adesso con la riapertura della questione Israelo palestinese. I rappresentanti degli Stati Membri Ue hanno approvato in Consiglio Europeo, un aggiornamento delle norme che regolano il mercato dell’energia elettrica, allo scopo di migliorarne il funzionamento, responsabilizzare i consumatori e consentire di spingere l’acceleratore verso la transizione energetica

Evitare l’impennata dei prezzi

La riforma del mercato elettrico, a cui anche l’Italia ambisce, può essere riassunta in tre punti:

  • Maggiore tutela dei consumatori
  • Maggiore stabilità per le imprese
  • Più energia elettrica verde

Nonostante l’elevata quota di energie rinnovabili nella produzione di energia, le forti impennate dei prezzi dei combustibili fossili (in particolare del gas) hanno causato un drastico aumento dei prezzi dell’energia elettrica. La riforma si concentra, dunque, su soluzioni a lungo termine, al fine di evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro. L’obiettivo 

è introdurre norme in grado di ridurre la dipendenza dei prezzi dell’energia elettrica dal costo dei combustibili fossili, tutelando al contempo imprese e consumatori.  

Cosa cambia nella fornitura di energia elettrica per i cittadini

Andando più nel dettaglio, la riforma offre più opzioni al cittadino. Al momento della firma di un contratto per la fornitura di energia elettrica, l’utente avrà infatti:

  • maggiore disponibilità di contratti a prezzo fisso e a tempo determinato
  • flessibilità nella scelta di prezzi dinamici, con la possibilità di contratti multipli o misti
  • informazioni più chiare prima della firma

Inoltre, i consumatori vulnerabili saranno meglio tutelati. La riforma prevede che i governi regolamentino meglio i prezzi al dettaglio per le famiglie e le PMI e che garantiscano un numero sufficiente di fornitori di ultima istanza, in modo che nessun consumatore resti privo di energia elettrica.

Accesso alle energie rinnovabili

Anche l’accesso alle energie rinnovabili sarà semplificato grazie agli scambi di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili a livello locale (ad esempio, l’energia generata dai pannelli solari può essere venduta ai vicini). Vi saranno poi nuovi obblighi di trasparenza per i gestori dei sistemi, uniti a una maggiore capacità di monitorare il mercato dell’energia. Ciò consentirà di tenere sotto controllo i prezzi e conseguire al contempo gli ambiziosi obiettivi climatici fissati dall’UE nel pacchetto “Pronti per il 55%”.

Le novità per le imprese, i contratti bidirezionali

Grazie ai contratti a lungo termine, come gli accordi di compravendita di energia elettrica, le imprese, e tutti i produttori di energia potranno contare su prezzi più stabili. Saranno effettuati nuovi investimenti pubblici nella produzione di energia elettrica da fonti energetiche non fossili, sotto forma di contratti bidirezionali per differenza. Si tratta di contratti in cui il generatore vende l’energia elettrica sul mercato, ma poi regola la differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo di esercizio concordato in anticipo con l’ente pubblico. Eventuali ricavi in eccesso saranno restituiti ai consumatori.

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