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Comunità energetiche rinnovabili, il bando per le imprese di Bologna

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A partire da oggi e fino al 21 giugno prossimo sarà possibile presentare la domanda per accedere ai contributi a fondo perduto (1 milione di euro) destinati a micro e piccole e medie imprese con sede legale nel territorio del bolognese per accelerare la transizione energetica ed ecologica.

Il Bando 2024 per la Transizione energetica delle imprese

Favorire e promuovere la progettazione e la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) nel territorio di Bologna è l’obiettivo del Bando 2024 per la Transizione energetica.

A partire da oggi e fino al 21 giugno prossimo sarà possibile presentare la domanda per accedere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione dalla Camera di commercio di Bologna.

Si tratta di un milione di euro finalizzati a sostenere i costi per la realizzazione di nuovi impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento della totale o parziale autonomia energetica del sito produttivo.

Con l’iniziativa si vuole così favorire un approccio più diffuso delle micro e piccole e medie imprese (Pmi) al tema della transizione energetica e sostenibilità ambientale, nonché quello di promuovere la creazione di nuove Cer nel mondo aziendale.

In questo modo, Pmi e micro imprese con sede legale o unità locale nell’area metropolitana di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della CCIAA di Bologna, potranno ricevere i finanziamenti necessari all’installazione di impianti fotovoltaici e/o micro e mini eolici (eventualmente combinati a sistemi di accumulo) sui tetti, sulle coperture o nelle pertinenze degli immobili in cui si svolge l’attività aziendale.

Cosa sono le Cer

Come spiegato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, con l’acronimo Cer si individua un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.

In una Cer l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.

Per poter accedere agli incentivi previsti per le CER gli impianti di produzione da fonte rinnovabile devono avere potenza non superiore a 1 MW.

Giornalista

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