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Nucleare, reattori nello stabilimento torinese di Stellantis: paradosso italiano?

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Quali sono le nuove ambizioni di Stellantis in Italia? Nello stabilimento a Torino si parla della possibilità di produrre reattori nucleari, e tutto questo potrebbe suscitare numerose critiche, considerando quanto il settore sia sempre stato al centro del dibattito politico internazionale.

Nuovi reattori nucleari

Durante un convegno sul nucleare di quarta generazione, durante il quale la startup Newcleo ha presentato i suoi ultimi progetti, il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, ha posto un tema interessante. Si tratta della possibilità di produrre nuovi reattori nucleari nello stabilimento torinese del gruppo Stellantis, e più nello specifico a Mirafiori.

La fabbrica torinese è stata di recente protagonista di uno scontro fra l’azienda e il governo, in seguito alla richiesta di incentivi adeguati per lo sviluppo delle auto elettriche e la tutela dei lavoratori. Non ottenendo risposte però, le attività sono state sospese fino al 30 marzo. Ma cosa accadrà adesso?

2 miliardi di euro

Al momento, quella del ministro è solo una proposta per rilanciare il sito, ma è ovvio che bisognerà valutare la fattibilità dell’operazione oltre che l’investimento economico. Secondo le previsioni, serviranno circa 2 miliardi di euro circa per ciascuna di queste tecnologie, con ricadute occupazionali e di qualificazione professionale.

L’ambizione di Fratin sarebbe rilanciare lo stabilimento di Mirafiori ponendo, allo stesso tempo, l’energia atomica parte della transizione energetica.

Quali saranno gli sviluppi futuri?

Quali saranno gli sviluppi futuri? In un Paese in cui il referendum degli anni ’80 vietò il nucleare in seguito all’incidente di Chernobyl? Ecco perché si parla adesso di ‘paradosso italiano’, considerando l’interesse di molteplici aziende sulla questione.

Ancora una volta si ha davanti un’Europa divisa, con Nazioni come la Germania o la Spagna che puntano più sulle rinnovabili, e Stati membri guidati dalla Francia che spingono ancora per nuovi reattori. In tale contesto, l’Italia sembrerebbe porsi al centro, considerando sia gli uni che gli altri delle priorità.

La posizione dei sindacati

Sull’idea di riconvertire l’area Torino Mirafiori, la posizione dei sindacati è chiara: bisognare rimanere concentrati sul settore trasporti. L’idea dunque è stata bocciata nell’immediato, così come l’interesse da parte di Newcleo di voler rilanciare le aree industriali della zona producendo SMR.

Si discute adesso sul futuro degli stabilimenti. Per Fiom Cgil, si dovrebbero valutare le proposte dei rappresentanti dei metalmeccanici, che saranno esposte durante il prossimo sciopero indetto per il 12 aprile.

Ognuno però ha la propria opinione sul tema, anche se c’è un punto che accomuna tutti: la fabbrica dovrebbe restare incentrata sull’automotive, tentando semmai di aumentare la produzione dando più spinta all’elettrico e incentivando le nuove assunzioni.

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