Roma, 15/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Automotive UE, rimanere competitivi per non perdere 145 miliardi di euro di PIL. Elettrificazione è opportunità di crescita

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Nuovo studio di Boston Consultin Group: le case automobilistiche hanno urgenza di investire per creare nuovi vantaggi competitivi nell’efficienza, nei sistemi di guida autonoma, nell’elettrificazione e nei software per riprendere la testa dell’innovazione.

Guardare avanti per creare nuove opportunità di crescita

Si continua da mesi a dare contro all’elettrificazione dell’automobile, invocando non si sa bene quale neutralità tecnologica, visto che si parla di transizione energetica ed ecologica.

Difendere lo status quo non salverà l’industria dell’automobile dell’Unione europea. A certificare questo esito scontato è un nuovo studio di Boston Consulting Group, secondo cui l’unico modo di rimanere agganciati al treno dell’innovazione lanciato dalla Cina e dagli Stati Uniti è procedere con le politiche di decarbonizzazione di mobilità e trasporti e con l’elettrificazione.

Ogni tentativo di godere dei frutti di un vecchio albero (quello dei motori endotermici, che tanti vantaggi hanno assicurato negli ultimi decenni alle case automobilistiche europee) e di decelerare il cambiamento che stiamo vivendo, non farà che peggiorare la situazione.

Il rischio è perdere per strada 145 miliardi di euro di PIL

Se fino a ieri l’industria automotive europea aveva raggiunto un valore di borsa pari a 555 miliardi di euro, contribuendo al PIL dell’Unione con 460 miliardi di euro, dando lavoro a 4 milion idi persone e versando nelle casse pubbliche 97 miliardi di euro, è proprio prendendo la strada sbagliata che si potrebbe perdere tutto o quasi questo vantaggio nel confronto con i grandi competitor americani e cinesi.

L’innovazione in chiave green è fondamentale in questo contesto. Se l’industria dell’auto europea decidesse davvero di intraprendere questo percorso, che poi è la transizione energetica ed ecologica di cui tanto si parla, potrebbe raggiungere una quotazione di borsa complessiva pari a 730 miliardi di euro, conquistare una fetta di mercato del 32%, contribuendo al PIL con 530 miliardi di euro, dando lavoro a 4,8 milioni di persone e versando 122 miliardi di euro nelle casse pubbliche.

In conclusione, secondo lo studio, le case automobilistiche hanno urgenza di investire per creare nuovi vantaggi competitivi nell’efficienza, nei sistemi di guida autonoma, nell’elettrificazione e nei software per riprendere la testa dell’innovazione e invertire il trend, facendo salire la quota di mercato e, di conseguenza, il contributo al Pil e l’occupazione.

Giornalista

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