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CER, da oggi è possibile chiedere gli incentivi

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Da oggi, 8 aprile 2024, sono aperti i portali GSE per presentare le domande di accesso agli incentivi e ai contributi PNRR per le comunità energetiche rinnovabili e l’autoconsumo. Per avviare la pratica è necessario fare riferimento alle Regole operative pubblicate sul sito del Gestore.

Online i portali per l’accesso ai contributi 

Partono ufficialmente le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. Da oggi, 8 Aprile 2024, è possibile inviare le domande di accesso ai contributi in conto capitale e delle tariffe incentivanti per la realizzazione di nuove CER. Con l’apertura di tale procedura il GSE chiude finalmente l’iter avviato con la pubblicazione del famoso Decreto CACER. Inizia così una nuova fase, in cui le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’autoconsumo diffuso trovano una dimensione compiuta, che per la prima volta nel panorama energetico nazionale, contempla la partecipazione attiva di singoli cittadini, Enti, associazioni, cooperative e singole aziende (produttori, consumatori e autoconsumatori). 

Il supporto fornito dal GSE

Si è più volte sottolineato il ruolo centrale delle CER e dell’autoconsumo diffuso nel percorso di decarbonizzazione, basato essenzialmente sui principi cardine dell’indipendenza energetica e della democratizzazione dell’accesso all’energia. Il decreto CER, grazie alle tariffe incentivanti e ai contributi a fondo perduto, offre, infatti, opportunità di avanzamento nella transizione energetica a tutte le realtà italiane. In particolar modo ai Comuni sotto i 5000 abitanti, dove si possono cumulare le due modalità di incentivazione. La creazione di piattaforme accessibili per la presentazione delle domande rappresenta uno degli aspetti più importanti del supporto fornito dagli organi governativi, e nel caso specifico dal GSE, agli operatori del settore. La partecipazione del GSE al tour InsiemEnergia, organizzato in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dimostra l’impegno dell’ente a supportare la nuova realtà, offrendo la propria competenza tecnica per il confronto con le imprese e gli enti locali.

E’ il passo che attendevano tante imprese, amministrazioni e gruppi di cittadini. Ora parte, a tutti gli effetti, la svolta delle CER”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo a Perugia a “InsiemEnergia”.

Le procedure per l’accesso agli incentivi

A definire nel dettaglio le procedure per l’accesso agli incentivi demandate al GSE, è l’Articolo 5 del Decreto CER, che ne dispone anche la decadenza. Secondo quanto stabilito dal provvedimento, il periodo di diritto alla tariffa incentivante decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto ed è pari a 20 anni, considerato al netto di eventuali fermate derivanti da cause di forza maggiore, ovvero di fermate effettuate per la realizzazione di interventi di ammodernamento e potenziamento non incentivati. La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica.

I contributi a fondo perduto

L’art. 6 prevede, invece, la cumulabilità della tariffa con i contributi a fondo perduto in conto capitale nella misura massima del 40% del costo dell’investimento, nel rispetto del principio di doppio finanziamento. Le tipologie di configurazione ammesse ai benefici della misura PNRR sono le Comunità Energetiche Rinnovabili e i gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Le richieste di accesso al contributo devono essere inviate entro e non oltre il 31 marzo 2025 e tutti gli impianti ammessi al contributo dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a partire dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026. La misura si applica fino al 30 giugno 2026, per la realizzazione di una potenza complessiva di almeno 2 GW, nel limite delle risorse finanziarie attribuite dal PNRR, di 2,2 miliardi di euro.

Un nuovo modello di condivisione

“Con le Comunità Energetiche rinnovabili si assiste a un nuovo modello di condivisione di energia elettrica che da fisica diventa virtuale e che favorisce la partecipazione dei consumatori al processo di sviluppo delle fonti rinnovabili – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Vinicio Vigilante – Contestualmente all’apertura dei portali stiamo portando avanti, in affiancamento al MASE, un’importante campagna informativa per creare consapevolezza nel Paese sui benefici sociali, ambientali e economici derivanti dal meccanismo”. 

“Con l’apertura dei portali si arricchisce e si completa la cassetta degli attrezzi messi a disposizione dal GSE per lo sviluppo delle CER – ha affermato il Presidente del GSE Paolo Arrigoni, che ha aggiunto – Le configurazioni di autoconsumo stimoleranno consumatori, famiglie, imprese e PA a diventare protagonisti della transizione energetica e ad un utilizzo più consapevole ed efficiente dell’energia”.

Portale autoconsumo fotovoltaico

Da oggi è anche disponibile sul portale autoconsumo fotovoltaico del GSE, uno strumento che consente a piccole e medie imprese, PA, Gruppi di Autoconsumatori, Comunità energetiche e Autoconsumatori individuali a distanza che intendano installare o utilizzare un impianto fotovoltaico, di ottenere informazioni dettagliate sui vantaggi derivanti dall’autoconsumo, effettuando simulazioni tecnico-economiche. Nelle prossime settimane verranno, inoltre, messi a disposizione ulteriori strumenti di supporto per i consumatori finali e per le configurazioni con impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.

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