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Fotovoltaico, il nuovo parco statunitense della tribù degli Ute da 971 MW

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La tribù degli Ute nei prossimi anni costruirà il Sun Bear Solar Project, ovvero uno dei parchi fotovoltaici più grandi degli Stati Uniti. Il parco, da realizzare in Colorado su un terreno di 1.600 ettari, dovrebbe entrare in funzione nel 2026 e mettere a disposizione anche 1.000 nuovi posti di lavoro.

Il nuovo parco statunitense: 1 miliardo di dollari per 971 MW

Il nuovo parco statunitense che dovrebbe essere operativo entro il 2026 in Colorado potrebbe essere uno dei più grandi di tutti gli USA, portato avanti dalla volontà di una tribù di nativi americani che vogliono non solo far crescere il settore in tutto il Continente, ma anche aprire le porte a nuove opportunità lavorative.

La struttura infatti dovrebbe mettere a disposizione circa 1.000 posti da occupare nell’ambito dell’edilizia, con altri impiegati fissi da inserire nel team. L’energia verde prodotta dovrebbe poi generare introiti per la tribù che si sta occupando dell’opera, e conosciuta come ‘Ute’, che ha deciso di dare il nome di Sun Bear Solar Project alla propria iniziativa.

Le ambizioni sul parco sono dunque molteplici. Partendo infatti da un investimento di circa 1 miliardo di dollari per la realizzazione di 2,2 milioni di pannelli solari, si vuole dar vita a un impianto dalla potenza totale di 971 MW, con una produzione annuale stimata tra 1.700 e 2.400 GWh.

E a livello ambientale?

E a livello ambientale? Tutto questo dovrebbe portare numerosi benefici, considerando che con tale elettricità pulita si potrebbero risparmiare emissioni di gas serra per l’equivalente di 214.000 abitazioni nell’arco di 1 anno. Ma trattandosi di un grande progetto, dovrà esserci grande cautela considerando che l’area di interesse è grande 1.600 ettari.

Secondo i primi studi, a livello archeologico non dovrebbe esserci problemi dato che nel territorio è presente poca vegetazione e quasi nessuna pianta edibile. Si dovrà però valutare se l’ombra dei pannelli, o i pannelli stessi, possano in qualche modo rappresentare un pericolo per le specie viventi circostanti. Le operazioni verranno dunque eseguite prendendo in considerazioni diverse variabili, e sempre con il massimo rispetto di flora e fauna.

Per la realizzazione della centrale, i funzionari del gruppo etnico stanno lavorando anche con lo sviluppatore globale di energia green Canigou Group, che prevede l’inizio dei lavori entro il 2024. Il parco alla fine si collegherà alla linea elettrica della Western Area Power Administration, anche se non è ancora stato stabilito a chi verrà venduta l’elettricità.

La situazione del Colorado

Il progetto è comunque in linea con gli obiettivi federali americani nel raggiungimento di un futuro privo di emissioni al 2050, e rappresenta motivo di gioia e soddisfazione per la tribù degli Ute, che per molti anni ha vissuto di petrolio e gas, ma che oggi vuole promuovere il cambiamento, in vista di tutto quello che sta accadendo a livello globale.

Ma qual è in generale la situazione del Colorado per quel che concerne l’adozione e uso delle rinnovabili? Come tanti altri Stati americani, con il Texas leader delle FER negli USA nel 2023, anche qui ci si sta muovendo verso un’economia di tipo circolare.

Riduzione dell’inquinamento del 50% entro il 2030 e del 90% entro il 2050

Dal 2010 infatti, nello Stato occidentale la quota di energia verde è più che triplicata, e il Colorado rientra anche tra i primi dieci in America per la modernizzazione della rete, gli investimenti di capitale di rischio in cleantech e l’adozione pro capite di veicoli elettrici. Si sta dunque ancora seguendo quella Roadmap, promossa nel 2021, per la riduzione dell’inquinamento del 50% entro il 2030 e del 90% entro il 2050.

Si stanno anche adottando delle soluzioni naturali per la cattura della C02, e ciò comprende la protezione e la rigenerazione di risorse come foreste, oceani, suolo e zone umide. La capacità di farlo su larga scala richiede però la possibilità di sfruttare fonti rinnovabili e avere accesso allo stoccaggio geologico, condizioni che il Colorado soddisfa pienamente. Vedremo dunque quali obiettivi saranno alla fine portati a termine.

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