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Energy Park Faenza, un progetto agrovoltaico italiano da 20 GWh all’anno

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Energy Park Faenza è un progetto che si propone come centro della transizione ecologica e dell’innovazione romagnola.

Il progetto

Si tratta di un progetto che occuperà una superficie di circa 70 ettari, e nascerà su un’area suddivisa in tre sezioni: un impianto agrovoltaico, spazi per l’agricoltura aperta e una Urban Forest, ovvero una zona all’interno di un ambiente urbano con la presenza di innumerevoli elementi vegetali. 

I 4 pilastri

I 4 pilastri sui quali si fonda l’iniziativa, che permettono anche di comprendere gli obiettivi a essa legata sono: la produzione di energia pulita grazie a degli impianti all’avanguardia, la salvaguardia dell’ecosistema locale, la promozione di pratiche agricole più sostenibili, la creazione di un’area verde dedicata alla comunità anche per organizzare attività.

20.000 pannelli bifacciali

Focalizzando l’attenzione sulla produzione di elettricità verde, Energy Park Faenza sarà caratterizzata da 20.000 pannelli fotovoltaici bifacciali, in grado di generare circa 20 GWh all’anno, riducendo significativamente l’impronta carbonica della città romagnola e aumentando la propria autosufficienza energetica.

L’intero impianto solare si troverà a un’altezza tale da non intaccare il lavoro degli agricoltori, permettendo anche una doppia utilizzazione del terreno e cercando di massimizzare l’efficienza energetica.

Partner del progetto

Ogni partner del progetto, con l’ambizione di portare il proprio contributo, avrà una mansione diversa. L’azienda agricola Le Cicogne di Faenza, per esempio, si occuperà della gestione delle aree verdi e delle attività agricole. 

Alla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza spetta invece l’incoraggiamento all’innovazione e al rispetto ambientale, con il supporto di Crédit Agricole Italia che investirà proprio nello sviluppo sostenibile.

Il Gruppo Hera realizzerà infine l’impianto agrovoltaico, con l’appoggio di Studio LBLA, specializzato in architettura, che si assicurerà che la progettazione dell’infrastruttura rispetti gli standard più elevati di sostenibilità.

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