Roma, 08/12/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Nucleare, Eurostat evidenzia nel 2022 il maggior calo produttivo avvenuto dal 1990

11
Home > News > Nucleare > Nucleare, Eurostat evidenzia nel 2022 il maggior calo produttivo avvenuto dal 1990

I nuovi dati Eurostat relativi alla produzione di energia nucleare: nel 2022 sono stati generati negli Stati membri 609.255 GWh di elettricità da tale vettore energetico. Parliamo dunque del dato più basso dal 1990, legato a problemi dei reattori francesi e alla chiusura di quelli tedeschi.

Il livello più basso registrato dal 1990

Dalle ultime rilevazioni di Eurostat sullo sviluppo del nucleare emergono dei dati significativi. L’anno di riferimento è il 2022, con 13 Stati membri che dall’energia dell’atomo hanno generato 609.255 GWh di elettricità, e dunque -16,7% rispetto al 2021.

Si tratta del livello più basso registrato dal 1990, nonostante dalle centrali derivi comunque oltre un quinto (e dunque circa il 21,8%) della produzione totale. A cosa si deve il calo? Per l’Ufficio statistico dell’Ue, parte si può attribuire alla manutenzione e riparazione dei reattori francesi, essendo Parigi leader del settore.

Germania

Nel 2022 infatti, gli impianti del Paese hanno generato 84.630 GWh di elettricità in meno (-22%) rispetto al 2021, seguita poi da Spagna, Svezia e Belgio. Da queste Nazioni, si è ottenuto il 73,7% della quantità totale di elettricità europea da fonti nucleari nel periodo preso in considerazione.

Altra ragione può essere legata alla Germania, che ha chiuso definitivamente tre dei suoi siti dimezzando così la produzione (da 69.130 GWh a 34.709 GWh) nell’arco di un anno. Considerando dunque il contesto, e con il nuovo reattore operativo in Finlandia dalla fine del 2022, in totale gli impianti operativi del settore nell’Ue risultavano fino a 2 anni fa 103, rispetto ai 106 del 2021.

Francia: che posto avranno le Fer?

Come evidenziato dai dati, la Francia resta comunque lo Stato membro che, nel 2022, fa maggiore affidamento a tale vettore energetico, con il 62,8% di energia da qui generata. L’unico altro Paese europeo che registra più della metà dell’elettricità ottenuta in questo modo è la Slovacchia, con il 60,2%.

Non spostando l’attenzione da Parigi, bisogna anche ricordare che, alla vigilia della nomina del nuovo Primo Ministro Gabriel Attal, la Nazione ha di recente rimarcato la propria posizione sul nucleare, prioritario rispetto alla crescita delle rinnovabili.

Nel testo che infatti a inizio febbraio sarà sottoposto dal Governo francese ai legislatori, si parla del raggiungimento degli obiettivi Net Zero solo ed unicamente attraverso l’impiego dell’energia dell’atomo. A questo punto è lecito chiedersi: che posto avranno le Fer?

Articoli correlati