Roma, 08/12/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Da UE 3,8 miliardi a Francia e Germania per il settore net zero

11Commissione Europea
Home > Policy > Policy Europa > Da UE 3,8 miliardi a Francia e Germania per il settore net zero

La Commissione Europea, nel quadro temporaneo sugli aiuti di Stato di crisi e transizione 2023, ha dato il via libera a nuovi finanziamenti volti a supportare settori chiave per la transizione energetica in Francia e in Germania. In totale le misure dei 27 membri dell’Ue a sostegno del settore net-zero finora approvate da Bruxelles ammontano a quasi 13 miliardi di euro.

3,8 miliardi all’industria net zero

3,8 miliardi all’industria net zero di Francia e Germania. La Commissione europea ha dato il via libera a due schemi di finanziamento rientranti nel quadro temporaneo sugli aiuti di Stato (Quadro temporaneo di crisi e transizione), che prevedono il sostegno a gigafactory, industria del fotovoltaico, eolico e pompe di calore nei due Paesi europei.

Meccanismi di sostegno alle apparecchiature net zero

Più nel dettaglio, il meccanismo di sostegno all’acquisto e produzione di apparecchiature a impatto zero, considerate di valore strategico per il Continente, secondo la nota diffusa dall’Organo europeo andrà a finanziare Parigi con 2,9 miliardi di euro, e Berlino con 902 milioni. La decisione fa seguito all’approvazione di programmi simili in Austria, Belgio, Germania, Ungheria, Italia, Slovacchia e Spagna, per un valore totale di 9,1 miliardi di euro.

Il Piano francese

Il Piano francese da 2,9 miliardi di euro, consentirà di finanziare mediante crediti fiscali, la realizzazione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche e pompe di calore con relativi componenti chiave. La misura è stata valutata nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, che dal marzo 2023 consente agli Stati membri di elaborare regimi autonomi per sostenere gli investimenti in apparecchiature a zero emissioni nette, garantendo che il sostegno sia “proporzionato, mirato e temporaneo”. La Commissione ha ritenuto che il regime francese, che non supererà i massimali stabiliti e sarà concesso fino al 31 dicembre 2025, sia “necessario, appropriato e proporzionato per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di alcune attività economiche, che sono importanti per l’attuazione del piano REPowerEU e del Green Deal”.

La misura tedesca

Sempre nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, la Germania ha notificato alla Commissione una misura di 902 milioni di euro per sostenere Northvolt nella costruzione di un impianto di produzione di batterie avanzate per veicoli elettrici ad alta efficienza nella città di Heide. La centrale avrà una capacità annua di 60 GWh, capacità facilmente traducibile in numeri di veicoli elettrici: da  800.000 a 1 milione all’anno, a seconda delle dimensioni della batteria. L’impianto inizierà a produrre nel 2026 e raggiungerà la piena capacità produttiva nel 2029. Secondo il piano, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta di 700 milioni di euro e di una garanzia di 202 milioni di euro. Senza il finanziamento, la Northvolt avrebbe realizzato lo stabilimento negli Stati Uniti, sfruttando il sostegno offerto dall’ Inflation Reduction Act.

Il nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione

Il 9 marzo 2023 la Commissione Europea, al fine di promuovere misure di sostegno in settori chiave per la transizione energetica, nell’ottica di raggiungere la neutralità carbonica, ha adottato un nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione , in linea con il piano industriale del Green Deal. Il provvedimento contribuisce ad accelerare gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa. Assiste inoltre gli Stati membri nella realizzazione di progetti specifici nell’ambito dei piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR) che rientrano nel loro ambito.

Le ultime modifiche

Il quadro è stato poi modificato il 20 novembre 2023 per prorogare di sei mesi un numero limitato di sezioni volte a fornire una risposta alla crisi derivante dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina e dall’aumento senza precedenti dei prezzi dell’energia.

Le modifiche apportate prevedono la concessione dei seguenti tipi di aiuti per gli Stati membri:

  • aiuti di importo limitato, sotto qualsiasi forma e concessi fino al 30 giugno 2024, per le imprese colpite dalla crisi in corso o dalle successive sanzioni;
  • aiuti per compensare gli elevati prezzi dell’energia;
  • misure che accelerano la diffusione delle energie rinnovabili. Gli Stati membri possono istituire programmi di investimenti in tutte le fonti energetiche rinnovabili, compresi l’idrogeno rinnovabile, il biogas e il biometano, lo stoccaggio e il calore rinnovabile, con procedure di gara semplificate e di rapida attuazione;
  • misure che facilitino la decarbonizzazione dei processi industriali;
  • misure volte a sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica;
  • misure per accelerare ulteriormente gli investimenti in settori chiave per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

Articoli correlati