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Fusione nucleare, il mini-reattore dal plasma superiore ai 10 milioni di °C

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Il mini-reattore a fusione nucleare FuZE, prodotto dall’azienda statunitense Zap Energy, ottiene un plasma dalla temperatura cinetica superiore ai 10 milioni di °C, comparabile a quella nel nucleo del Sole. Tutto questo, nonostante le piccole dimensioni.

FuZE

FuZE è il mini-reattore sperimentale prodotto dall’azienda americana Zap Energy. Parliamo di un dispositivo molto piccolo ma che è comunque riuscito a superare la soglia dei 10 milioni di gradi Celsius per la temperatura del plasma, livello impensabile per una struttura di tali dimensioni.

Il suo vero punto di forza risiede però nella semplicità, garantendo ottimi risultati con poco sforzo e a dei costi inferiori. La ragione? Non è richiesto l’utilizzo né di magneti che di superconduttori.

Come funziona

Ci si chiede allora: come funziona? Per confinare il plasma, la tecnologia di Zap Energy sfrutta un sistema meno difficoltoso, nel quale le correnti elettriche vengono incanalate attraverso un sottile filamento. Quest’ultimo, genera campi elettromagnetici che lo riscaldano e lo comprimono.

Parliamo dunque di una tecnica apposita già sperimentata fin dalla metà del secolo scorso, ma sempre limitata dalla breve durata e resistenza del plasma. Il team dell’azienda statunitense però, è riuscito a stabilizzare la reazione e ad allungarne i tempi.

Inoltre, all’aumentare della corrente, cresce anche la densità e la temperatura del gas ionizzato, ed è così che si arriva a superare i 10 milioni di gradi Celsius.

Un approccio diverso

In un’intervista per l’ANSA, Paola Batistoni, responsabile della divisione sviluppo dell’energia da fusione all’Enea, ha spiegato che si tratta di un approccio diverso rispetto a quello tradizionale, con risultati promettenti ma lontani da quelli raggiunti con altri progetti alle temperature di circa 100 milioni di gradi.

Un esempio è ITER, il reattore sperimentale per la fusione nucleare in costruzione nel Sud della Francia e al quale sta contribuendo anche l’Italia. Si tratta in questo caso della più grande iniziativa in termini di macchine ideate per il settore, e che potrebbe dunque contribuire in modo significativo al fabbisogno di energia pulita.

Ma tornando a FuZE la situazione è diversa, perché ciò che sorprende è la capacità di giungere a temperature così elevate pur mantenendo piccole dimensioni e sfruttando un processo molto più semplice del solito.

Prossime ambizioni

Non si tratta dunque di cifre record, come quelle ottenute da altri dispositivi come ‘KSTAR’, realizzato in Corea del Sud allo scopo di creare delle condizioni estreme per la fusione nucleare sostenuta. Resta certo però che, ad oggi, non esistono altri mini-reattori in grado di arrivare a 10 milioni di gradi.

Quali adesso le prossime ambizioni dell’azienda americana? Ha già commissionato un nuovo apparecchio sperimentale di prossima generazione chiamato ‘FuZE-Q’, che dovrebbe essere in grado di produrre una quantità energetica maggiore. Vedremo se il team di Zap Energy sarà in grado di superare anche quest’ennesima sfida.

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