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De Nora Italy Hydrogen Technologies avvia i lavori della gigafactory di Milano, entro il 2030 capacità fino a 2GW

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La gigafactory dovrebbe contribuire attivamente alla crescita economica e occupazionale del territorio metropolitano, con la possibilità di creare circa 200 posti di lavoro diretti e un indotto complessivo di circa 2000 persone. Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di De Nora: “Siamo un facilitatore della transizione energetica”.

A Cernusco sul Naviglio la cerimonia di posa della prima pietra

Prendono il via oggi, ufficialmente, i lavori per la futura gigafactory di Cernusco sul Naviglio, città metropolitana di Milano. La struttura, voluta da De Nora Italy Hydrogen Technologies, società controllata da Industrie De Nora, occuperà uno spazio di 25 mila metri quadrati e dovrebbe esser pronta per la fine del 2025 e il primo trimestre 2026.

Stamattina si è tenuta la groundbreaking ceremony, con la posa della prima pietra, alla presenza dei vertici di De Nora, di Snam e delle principali Autorità nazionali, regionali e locali. 
L’ordine di grandezza dell’investimento per la realizzazione del polo è sui 100 milioni di euro.

Annunciamo con orgoglio l’avvio dei lavori di costruzione della Gigafactory, un progetto ambizioso ed unico per capacità produttiva e dimensioni, che conferma la centralità di De Nora nel panorama europeo come facilitatore della transizione energetica”, ha dichiarato Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di De Nora.

Gli obiettivi climatici sfidanti che l’Europa ha fissato per il 2030, la necessita’ di rafforzare la nostra autonomia in termini di materie prime e energia, e la volonta’ di tutelare e far crescere la competitivita’ dell’industria europea nel mondo, e quindi quella italiana, hanno portato alla consapevolezza che il percorso di decarbonizzaione va sostenuto attraverso nuove filiere legate alle tecnologie green e il supporto a quelle gia’ esistenti, secondo la visione, assolutamente necessaria, di neutralita’ tecnologica”. In questo contesto, “l’idrogeno verde avra’ un ruolo preminente nel processo di decarbonizzazione dell’industria e dei trasporti“, ha dichiarato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in un video messaggio.

Un impianto all’avanguardia per l’idrogeno verde

De Nora ha sempre avuto una vocazione internazionale – ha aggiunto – ma in questo caso ha fatto la scelta strategica di investire in Italia. Lo stabilimento sara’ piu’ all’avanguardia di quelli sparsi in tutto il mondo, sia per le linee di produzione, con macchinari di ultima generazione, sia per il prodotto. Si tratta di un tassello fondamentale per la transizione energetica”, ha sottolineato Federico De Nora, presidente del Gruppo Industrie De Nora.

Nelle intenzioni di De Nora Italy Hydrogen Technologies, la gigafactory dovrebbe raggiungere una capacità di 2GW equivalenti entro il 2030 e di fatto diventare il più grande polo produttivo nazionale di elettrolizzatori per la generazione di idrogeno verde, sistemi e componenti per l’elettrolisi dell’acqua e celle a combustibile, e sarà inoltre una moderna facility a servizio delle altre divisioni dell’intero Gruppo De Nora.

Alle porte di Milano, ha aggiunto Dellachà: “Sorgerà lo stabilimento del futuro, esempio di unione virtuosa tra sostenibilità ed innovazione, dove si concentrerà buona parte dell’attività produttiva italiana del Gruppo. Un progetto sostenibile dal punto di vista architettonico, perfettamente integrato nel territorio in cui sorge e che porterà beneficio alla comunità, ma soprattutto il fulcro di una produzione di tecnologie destinate all’idrogeno verde che avrà un impatto positivo sul processo di decarbonizzazione internazionale”.

Sarebbe importante che anche gli operatori nazionali potessero giocare un ruolo nel settore dell’idrogeno. Potenzialmente gli operatori del settore sono tutti quelli che ci sono già sulla scena, anche quelli internazionali. La scorsa settimana in Tunisia è stata fatta la prima asta per fonti rinnovabili solari per 500 megawatt e hanno partecipato numerosi operatori europei“, ha detto Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, a margine della cerimonia di posa della prima pietra della nuova gigafactory De Nora.

Crescita, transizione e posti di lavoro

Dal punto di vista delle ricadute dirette sul territorio, di cui ha fatto cenno l’AD, la gigafactory dovrebbe contribuire attivamente alla crescita economica e occupazionale, con la possibilità di creare circa 200 posti di lavoro diretti e un indotto complessivo di circa 2000 persone.

Come spiegato a febbraio, inoltre, la realizzazione dell’impianto sarà l’occasione per riqualificare l’area “a misura d’uomo”, adottando un concetto moderno di architettura industriale, basata su criteri di rispetto dell’ambiente e sostenibilità, attraverso la generazione di energia rinnovabile, l’utilizzo di materiali fotocatalici in grado di decomporre gli inquinanti atmosferici, a cui si accompagneranno progetti di mobilità leggera e riforestazione urbana.

Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha firmato lo scorso anno un decreto di concessione che ha riconosciuto a De Nora un importo di circa 32 milioni di euro in forma di contributo alla spesa, a valere sul fondo istituito dal ministero per il sostegno finanziario alle imprese che partecipano alla realizzazione di Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (Fondo IPCEI).

Risorse che potranno essere successivamente integrati fino a circa euro 63 milioni, a seguito delle ulteriori disponibilità derivanti dalle attivazioni destinate al sostegno dell’IPCEI Idrogeno2.

Giornalista

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