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Il monito di Besseghini (ARERA): “Impossibile pensare ad un’Italia senza gas”

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All’interno del ‘Sistema Paese’ Italia, il gas ha mantenuto un ruolo di primo piano nel mix energetico, nella misura in cui sarà anche uno dei vettori della transizione ‘verde’.

Direttrici energetiche

Nel ‘Sistema Paese’ Italia, il gas è fondamentale. Tant’è che – al 2023 – il gas naturale costituiva il 38,1% del mix energetico nazionale (dati IEA) e dalla quale deriva il 45% delle produzioni elettriche. Intorno alla stessa fonte, però, negli ultimi anni si è sviluppato un dibattito sempre più variegato.

Da una parte, in relazione al tema della decarbonizzazione e sulla sostenibilità del suo utilizzo, nonché delle infrastrutture che lo trasportano. In quest’ottica, per altro, diversi analisti hanno sottolineato come sarà proprio il gas uno dei principali vettori che sosterranno la transizione dal fossile alle rinnovabili.

In secondo luogo – e in particolare negli ultimi due anni – si è imposta all’attenzione l’importanza della diversificazione delle fonti di approvvigionamento. La volatilità dei prezzi e l’instabilità degli scenari geopolitici globali, in effetti, hanno avuto delle ricadute talmente evidenti, da incidere sulla vita di tutti i giorni.

L’Italia, nelle diverse sfaccettature di questo insieme complesso, si è affermata in qualità di uno degli esempi di studio paradigmatici. Soprattutto, nella misura in cui la programmazione non può prescindere dalla stabilità e dalla sicurezza delle stesse fonti.

La direzione del gas per l’Italia

Sull’importanza e il valore del gas per il ‘Sistema Paese’ Italia si è soffermato anche Stefano Besseghini, capo dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Intervenuto in occasione della XXIV Edizione di Italia Direzione Nord, Besseghini ha fatto il punto.

Queste le sue parole nel merito, riportate dall’Agenzia di stampa sull’energia e le infrastrutture (AGEEI): “Il gas genera ancora il 60% dell’energia di utilizzo in Italia. Per il rigassificatore di Piombino, nessuno avrebbe pensato che avremmo messo in funzione un impianto simile in tempi rapidi. Visto il momento, è chiaro che ci sia fermento nel settore energetico. I costi e le fonti di utilizzo danno da discutere e non poco“.

Poi, ha aggiunto: “Il settore energetico non è facile da trattare. Si pensi al comparto idrico o a quello dei rifiuti. Alle evoluzioni che questi hanno avuto sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista specifico delle regolamentazioni. Sul gas, in particolare, ci si sta lavorando e lo vediamo anche nelle tendenze domestiche. Per esempio, con le cucine a induzione o con le pompe di calore“.

E nel chiudere: “Vorrei fare una battuta, partendo dal fatto che tutti dicano che arriverà la mobilità elettrica. Direi però di fare attenzione, perché la prima mobilità su cui muoverci sarà quella domestica. I famosi tre Kilowattora non basteranno quasi più. Bisognerà muoversi verso nuove soglie“.

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