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Comunità Energetiche Rinnovabili: nuove regole, incentivi e incognite del PNRR 2025 – Il Convegno TEN Energia

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Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si confermano uno dei pilastri della transizione energetica italiana. Ma sul loro futuro pesano le incertezze legate alla revisione del PNRR 2025, che potrebbe ridurre i fondi destinati agli incentivi per l’autoconsumo diffuso.
Se ne è discusso nel corso del Convegno TEN Energia, organizzato l’8 ottobre al Campidoglio dall’Associazione TEN (Tecnologia, Economia e Normativa per l’Ambiente e il Digitale), con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tecnici ed esperti del settore.

Comunità Energetiche e autoconsumo diffuso: il punto sulle regole e gli incentivi

Durante l’evento, intitolato “Autoconsumo Diffuso e Comunità Energetiche Rinnovabili: Evoluzione del Quadro Normativo-Regolatorio e Opportunità per i Territori”, sono intervenuti, tra gli altri, Alberto Stancarelli (Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma), Giovanni Di Scipio (MASE), Andrea Galliani (ARERA), Davide Valenzano (GSE), Giulia Taromboli (Politecnico di Milano), Marco Pezzaglia (Gruppo Professionale Energia) e Claudia R. Romano (Ministero Lavoro e Imprese).

Gli esperti hanno illustrato le novità normative e i meccanismi di incentivazione per le CER, gestiti da GSE e ARERA, evidenziando le opportunità per cittadini, enti locali, imprese e associazioni.

Con la Direttiva RED III e il Decreto CACER, il quadro regolatorio è stato rafforzato, ampliando la platea dei soggetti che possono aderire alle Comunità Energetiche, includendo enti pubblici, PMI e realtà del terzo settore.
Inoltre, le nuove disposizioni hanno esteso gli incentivi anche ai Comuni fino a 50.000 abitanti, innalzando la percentuale delle spese tecniche ammissibili dal 10% al 30%.

Opportunità per i territori e transizione verso l’autoconsumo

Le nuove regole favoriscono un modello energetico sempre più orizzontale, basato sull’autoconsumo diffuso e sul coinvolgimento diretto dei cittadini.
“Con l’avvio del consumatore che diventa prosumer, il paradigma energetico è cambiato”, ha dichiarato Giovanni Di Scipio del MASE, ricordando come le CER rientrino nella strategia di decarbonizzazione e diffusione delle rinnovabili anche attraverso l’uso di aree idonee, come quelle autostradali.

Andrea Galliani (ARERA) ha spiegato che il sistema di regolazione del GSE si fonda su tre modelli di autoconsumo: autoconsumatore individuale, comunità energetica e gruppi di autoconsumo collettivo, sottolineando i benefici economici della condivisione energetica e della valorizzazione delle eccedenze.

Comunità Energetiche nel Lazio: Roma in prima linea

A Roma, le Comunità Energetiche sono ormai una priorità amministrativa.
Come ha evidenziato Alberto Stancarelli, il Comune ha istituito un Ufficio di Scopo dedicato con oltre 20.000 dipendenti e ha approvato un regolamento per l’utilizzo degli impianti energetici comunali a sostegno delle CER.

Un progetto simbolico è quello dell’Istituto Vaccari, centro educativo per ragazzi disabili, che ha ospitato la prima Comunità Energetica di Roma, dimostrando come sostenibilità e inclusione sociale possano convivere.

Nel Lazio si contano oggi 88 configurazioni di autoconsumo diffuso, con una potenza installata di circa 7 MW. Sono inoltre 373 le richieste presentate al GSE per accedere agli incentivi PNRR, per un totale di 20 MW.
Tuttavia, persistono criticità: su un bando da 14 milioni di euro, solo due comunità hanno presentato domanda, segno che il dialogo con gli istituti bancari è ancora in corso.

PNRR 2025: la revisione che preoccupa il settore delle CER

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