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Transizione, quale sarà il futuro di Teresa Ribera? Di certo continuare a puntare sull’agenda verde

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Portare avanti l’impegno per il clima e la sostenibilità ambientale è una priorità per la vicepresidente spagnola e ministra della Transizione ecologica Teresa Ribera, che potrebbe diventare la prossima commissaria spagnola per Bruxelles.

Candidata capolista

Secondo delle indiscrezioni fornite da alcuni addetti ai lavori, la ministra della Transizione Ecologica spagnola, Teresa Ribera, potrebbe essere la candidata capolista del primo ministro Pedro Sanchez, anche se la decisione finale sarà presa alla fine del mese corrente.

Ma non è finita qui. Lo Stato in questione potrebbe ottenere una vicepresidenza della Commissione e un portafoglio per l’energia e/o l’ambiente, portando avanti i temi già avviati dall’Ue e focalizzando la propria attenzione su politiche e obiettivi green.

La ministra si trova così in lizza per diventare la prossima commissaria spagnola, nonostante avesse in precedenza affermato di voler rimanere nel Paese.

Cosa succederà

Non è ancora chiaro dunque cosa succederà da qui a breve. Resta certo però che si continuerà a lavorare sull’energia pulita, e questo a Bruxelles così come a Madrid.

A testimoniarlo sia una recente intervista pubblicata da Euractiv, sia le dichiarazioni lasciate ai giornalisti prima di intervenire al 9° Forum sulla coesione. Proprio in questa occasione, la terza vicepresidente della Spagna ha dichiarato che, in un luogo o nell’altro, sarà comunque felice.

Ha voluto poi lanciare un appello, affinché l’azione per il clima rimanga a prescindere una priorità per la prossima legislatura europea, sottolineando che sarebbe un grave errore pensare di poter costruire la sicurezza, la pace, le relazioni di vicinato e l’industria in Europa, senza avere una forte agenda verde.

Tra i politici più influenti nell’Unione Europea

Non bisogna dimenticare che, durante la guida del governo socialista spagnolo, Teresa Ribera è stata tra i politici più influenti nell’Unione Europea, così come un rappresentante chiave alla conferenza sui cambiamenti climatici COP28 a Dubai.

La ministra infatti ha sempre promosso azioni per ridurre l’uso dei combustibili fossili, per mitigare il cambiamento climatico, per adattarsi alla mobilità elettrica, per preservare la biodiversità.

Dinamiche sociali

Le sue iniziative hanno avuto un impatto sia a livello nazionale che mondiale, e adesso la direzione da seguire sembrerebbe essere esattamente la stessa, se non con qualche piccola precisazione.

Rispetto a quanto suggerito dall’attuale Green Deal infatti, Ribera potrebbe dare maggiore attenzione alle dinamiche sociali, cercando di capire come compensare i costi della transizione e come lavorare a una maggiore inclusione dei cittadini, senza nessun escluso.

Persone solide e impegnate

Intanto, le decisioni sulla sua candidatura, sia come capo della lista elettorale del PSOE alle elezioni europee, sia come rappresentante spagnola nella prossima Commissione europea, saranno comunicate a tempo debito dagli organi competenti, come sottolineato da lei stessa.

Ma intanto, ha precisato che le istituzioni hanno comunque bisogno di persone solide e impegnate nel cambiamento a lungo termine, perché non si può risolvere tutto in 4, 5 o 10 anni.

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