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La necessità di una transizione giusta ed equa per il Regno Unito. Il report

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Un nuovo rapporto della Robert Gordon University (RGU) rivela che il Regno Unito non riuscirà a raggiungere una transizione giusta ed equa entro il 2030. Le ragioni? Serve più impegno politico e maggior sostegno ai lavoratori impegnati nel settore rinnovabili.

Il rapporto

Nel rapporto ‘Delivering our energy future’ della Robert Gordon University (RGU), sono stati analizzati oltre 6.560 percorsi da poter intraprendere nel Regno Unito per lo sviluppo dell’eolico offshore.

Lo studio sottolinea che saranno le decisioni politiche dell’Inghilterra e della Scozia, piuttosto che l’economia del mercato energetico, a determinare le dimensioni della forza lavoro e della catena di approvvigionamento.

Il problema principale però, oltre il maggior impegno delle istituzioni che potrebbe di certo fare la differenza, è che la maggioranza delle strade indicate soddisfa meno dello 0,3% dei principi di transizione energetica giusti ed equi. Con tali dati dunque, come si può pensare a un totale successo delle rinnovabili?

Ci sono ancora possibilità

Nel report però, il professor Paul de Leeuw, direttore dello stesso (RGU), ha spiegato che ci sono ancora possibilità date dalle grandi risorse e potenzialità offerte dal Mare Del Nord, descritto da lui come un «bacino multienergetico di livello mondiale».

Per raggiungere però importanti obiettivi nell’ambito offshore, servono azioni concrete e una pianificazione più rapida per il consenso e l’accesso alla rete. Paul de Leeuw lancia dunque un appello sulla necessità di avere dei meccanismi di tariffazione dell’elettricità più flessibili, al fine di evitare ritardi o cancellazioni dei progetti.

L’attuale declino dell’industria del petrolio e del gas

Nel rapporto poi, il direttore sottolinea l’attuale declino dell’industria del petrolio e del gas, che deve però essere compensato molto più rapidamente dalle rinnovabili. In caso contrario, dovranno essere adottate misure provvisorie per affrontare tale cambiamento.

Parliamo di fonti fossili sulle quali si prevede una riduzione di oltre il 40% da qui al 2030. Come soddisfare dunque la domanda energetica? Lo studio della Robert Gordon University si sofferma proprio su questo, su come affrontare determinate situazioni e come sfruttare le potenzialità offerte dalle Fer e in particolare dall’eolico.

La necessità di perseguire urgentemente percorsi energetici credibili

Per Paul de Leeuw infatti, l’offshore del Regno Unito dovrà fornire fino a 200 miliardi di sterline per il resto di questo decennio, anche attraverso l’idrogeno e la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS).

Compito di questo report poi, è anche spiegare alle amministrazioni decentrati dell’Inghilterra la necessità di perseguire urgentemente percorsi energetici credibili, che possano davvero portare a una transizione ‘giusta ed equa’ anche per gli stessi lavoratori.

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