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GSE, pubblicato il Regolamento sui controlli agli impianti rinnovabili

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Dal GSE arriva il Regolamento in materia di controlli sugli impianti rinnovabili incentivati, per definire violazioni e percentuali delle decurtazioni sulla base della gravità delle irregolarità riscontrate e delle segnalazioni fatte.
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Il Regolamento

Il GSE ha pubblicato il Regolamento per i controlli degli impianti rinnovabili incentivati, che prevede una serie di sanzioni proporzionate alla gravità delle violazioni riscontrate durante gli accertamenti.

Nei casi di irregolarità di minore entità, la società italiana interverrà con una decurtazione degli incentivi originariamente concessi, che andrà dal 10% al 50% in base alla situazione.

Nel caso, per esempio, di strutture di piccola taglia, credendo alla buona fede di coloro che hanno realizzato l’investimento, ai siti con potenza compresa tra 1 e 3 kW, e nei quali risultino installati moduli non certificati o non rispondenti alla normativa di riferimento, si può applicare una decurtazione del 10% della tariffa incentivante.

L’obiettivo

L’obiettivo in questo modo è assicurare la sostenibilità delle iniziative imprenditoriali, la continuità della produzione dei nuovi sistemi green e la riduzione del contenzioso legale.

Altro fine è quello di continuare a promuovere tutte quelle azioni orientate alla salvaguardia degli impianti alimentati da fonti alternative, garantendo anche la tenuta di ogni singola iniziativa volta a proteggerli.

La modulistica

Oltre al Regolamento, dal GSE arriva anche la modulistica che dovrà essere compilata dai soggetti interessati a presentare istanza in caso di contenzioso, o a segnalare qualsiasi tipo di irregolarità.

Erano anni che gli operatori che lavorano sul campo delle rinnovabili attendevano un provvedimento simile, con sanzioni che saranno attuate però in modo proporzionale al fatto accaduto. Il Gestore dei Servizi Energetici poi ha anche sottolineato che, che si rende necessario, sulla base dell’esperienza operativa consolidata, individuare le fattispecie per le quali si procederà ad applicare le decurtazioni.

Tutto questo, tenendo conto da un lato dell’interesse pubblico alla corretta allocazione delle risorse destinate all’incentivazione delle fonti green, e dall’altro all’importanza di preservare l’equilibrio economico dell’investimento dei privati, oltre che la produzione di energia pulita.

Le violazioni

Ma quali sono le violazioni che possono effettivamente dar luogo alla decadenza dal diritto di percepire un incentivo? Tra questi: presentazione di documenti falsi o contraffatti; comportamenti ostativi od omissivi del titolare dell’impianto nei confronti del preposto al controllo; manomissione degli strumenti di misura dei vettori energetici; assenza, annullamento o revoca del titolo autorizzativo/abilitativo per la costruzione ed esercizio dell’impianto; mancanza dei requisiti e/o dei criteri di priorità dichiarati nelle fasi di iscrizione al registro; utilizzo di combustibili non rinnovabili.

Le irregolarità meno gravi vengono invece considerate, per esempio, la voltura del titolo autorizzativo in data successiva a quella prevista per ottenere gli incentivi, o un impianto realizzato in modo difforme rispetto a quanto previsto dalle norme.

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