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Mix energetico nazionale per la produzione di energia elettrica, pubblicata la procedura del GSE

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Il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato la Procedura per la determinazione del mix energetico che le imprese dovranno seguire per la produzione di energia elettrica.

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Procedura per la determinazione del mix energetico

È online sul sito del GSE la “Procedura per la determinazione del mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta dall’impresa di vendita”. 

Si tratta del nuovo metodo di calcolo dei mix energetici, stabilito dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 224 del 14 luglio 2023.

Le comunicazioni al GSE

Secondo quando riferito dal Gestore dei Servizi Energetici, entro il 31 marzo di ogni anno, relativamente all’anno precedente in cui è stata fornita energia elettrica ai clienti finali, ciascuna impresa dovrà comunicare tramite il portale Fuel Mix, la quantità totale di energia elettrica venduta ai propri clienti finali. Più nel dettaglio le aziende dovranno riportare al GSE:

  • la quantità totale di energia elettrica acquistata in Italia
  • la quantità totale di energia elettrica importata, con indicazione specifica delle importazioni da Paesi Terzi
  • la quantità di energia elettrica venduta ai clienti finali come rinnovabile nell’ambito di offerte verdi
  • la quantità di energia elettrica venduta ai clienti finali come rinnovabile nell’ambito di ciascuna offerta verde 

Il ruolo  di Terna

Sempre entro il 31 marzo di ogni anno, con riferimento all’anno precedente, Terna dovrà trasmettere al GSE i dati dell’energia elettrica immessa in rete, anche con riferimento a ciascun impianto e a ciascun produttore. L’operatore comunica, inoltre, i dati dei consumi totali nazionali con il dettaglio della quota importata e autoconsumata.

Con riguardo all’immissione di energia elettrica in rete, dovrà essere fatta una distinzione per fonte energetica:

  • rinnovabile;
  • carbone;
  • gas naturale;
  • prodotti petroliferi;
  • nucleare;
  • lignite;
  • altre fonti.

Mix nazionale di produzione e residuale

Sarà proprio a partire dai dati di produzione inviati da Terna, che il GSE determinerà il mix nazionale di produzione, espresso in termini percentuali, per singola fonte di alimentazione, In seguito, il GSE procederà anche con il calcolo del mix nazionale residuale (anche chiamato “Final Residual Mix” o “FRM”), che tiene conto, oltre che dei dati di produzione e di consumo forniti da Terna, anche dei dati relativi alle GO emesse a livello nazionale, a quelle eventualmente scadute e a quelle annullate, integrando, se necessario, tali dati con l’European Attribute Mix (EAM) calcolato dall’AIB.

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