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Materie prime critiche: nuove misure UE per aumentare la competitività

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Con una schiacciante maggioranza (515 voti favorevoli), il Parlamento europeo ha chiarito la sua posizione sulla sicurezza europea degli approvvigionamenti, dando mandato per i negoziati con il Consiglio e la Commissione. Il nuovo provvedimento sottolinea l’importanza della diversificazione degli approvvigionamenti di materie prime, puntando a rendere l’Unione più competitiva e autonoma anche su questo fronte. Tra le misure previste, riduzione della burocrazia, una spinta alla ricerca e all’innovazione lungo l’intera catena del valore, nonché incentivi economici mirati per gli investitori privati. Infine, non di minor importanza, la costruzione di partenariati strategici con Paesi terzi.

Costruire partenariati strategici per le materie prime 

Garantire partenariati strategici tra UE e Paesi terzi al fine di diversificare l’approvvigionamento delle materie prime nel Continente. La recente votazione del Parlamento europeo in tema di materie critiche ( 515 voti favorevoli), punta a rendere l’Unione più competitiva e autonoma, riducendo la burocrazia nei processi di approvazione e promuovendo l’innovazione lungo l’intera catena di produzione. Fondamentali per la transizione verde e digitale dell’UE, le materie prime critiche sono, indubbiamente, divenute cruciali per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione europea. Un fattore geopolitico, oltre che economico.

Misure per aumentare l’approvvigionamento di materie prime

Il nuovo provvedimento approvato dai deputati dell’organo rappresentativo, nel sottolineare l’importanza di garantire partenariati strategici nel settore, rivolge un’attenzione particolare alla ricerca e allo sviluppo di materiali alternativi, nonché a metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell’ambiente. Nel lungo periodo, le sinergie create dovrebbero assicurare il trasferimento di conoscenze e tecnologie, la formazione e l’aggiornamento professionale per nuovi posti di lavoro, nonché l’estrazione e la lavorazione dei materiali nei Paesi partner secondo i migliori standard ecologici possibili.

Estrazione delle materie prime dai prodotti di scarto

Tra gli obiettivi presenti nel testo, anche la circolarità, da ottenere promuovendo l’estrazione di materie prime più strategiche dai prodotti di scarto. I deputati insistono infine sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).

Le prossime tappe

Il Parlamento europeo spingerà, nei negoziati, per portare la legislazione al traguardo entro Natale. A questo scopo avvierà ora i negoziati con la presidenza spagnola del Consiglio per raggiungere un accordo in prima lettura.

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