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Pompe di calore, il nuovo piano francese per averne 1 milione di unità annue al 2027

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Riguardo la produzione di pompe di calore, la Francia ha degli obiettivi e un piano ben preciso: arrivare a 1 milione di unità annue entro la fine del 2027. Ci riuscirà? A renderlo noto, il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, e Roland Lescure, ministro delegato per l’Industria e l’Energia.

Il mercato delle pompe di calore

Il mercato delle pompe di calore è oggetto di grande interesse a livello internazionale. Parliamo infatti di una tecnologia in via di espansione per quel che concerne il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. Sia nell’UE che negli USA, si pensa a degli incentivi per promuoverne l’utilizzo. Ma a che punto siamo?

Possiamo dire di vivere al momento una situazione di stallo, con il piano d’azione dell’Ue congelato e spostato a data da destinarsi.

A inizio 2024, una portavoce della European Commission aveva parlato a Eunews di lavori in corso sul tema. Da allora infatti, non si è saputo ancora nulla, e si pensa che il programma slitterà direttamente alla prossima Commissione europea.

L’intenzione della Francia

Ci sono alcuni Stati membri che più di altri hanno ambizioni precise sull’argomento. L’intenzione della Francia è stata per esempio presentata di recente dal ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, e da Roland Lescure, ministro delegato per l’Industria e l’Energia.

Non è una novità che il Paese punti ad avere 1 milione di unità annue entro la fine del 2027. È però nuovo il piano redatto appositamente per soddisfare tale scopo.

Gli obiettivi chiave

Gli obiettivi chiave sono 2: stimolare la domanda, semplificando al contempo il processo normativo e amministrativo per l’installazione delle pompe di calore; fornire supporto diretto ai produttori.

Nel primo caso dunque, l’intento è anche promuovere gli incentivi al loro acquisto come il pacchetto ‘MaPrimeRénov’, che prevede sussidi fino a 5.000 euro e 11.000 per le fonti geotermiche.

Nel secondo invece, si vogliono sfruttare gli di Stato messi a disposizione dall’Ue per sostenere le industrie green strategiche. L’Eliseo in particolare, supporterà la costruzione di fabbriche attraverso crediti d’imposta, che potrebbero arrivare fino a 200 milioni di euro per ciascun sito.

Il piano francese

Il piano francese comunque è davvero ben articolato, con l’ambizione di creare nuovi impianti di produzione, avviare il riorientamento degli appalti e degli aiuti pubblici; semplificare le norme per facilitare l’installazione di tali tecnologie.

La Francia è poi convinta che il settore potrebbe soddisfare le esigenze di un gran numero di cittadini, se solo se ne conoscessero approfonditamente i benefici.

I vantaggi

I vantaggi infatti sono molteplici, ma non così noti come dovrebbero essere. Parliamo di elevati standard di efficienza energetica, costi più bassi, riduzione delle emissioni.

Eppure, alcuni dati veicolati a febbraio da Ehpa (Associazione europea delle pompe di calore) evidenziano come, le vendite in 14 Paesi europei, siano diminuite complessivamente di circa il 5% nel 2023 rispetto al 2022, invertendo una tendenza in crescita da un decennio.

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