Roma, 13/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Rinnovabili, reti, biogas ed economia circolare. Dalle Utilities €1,8 miliardi l’anno

11sostenibilità
Home > News > Eolico > Rinnovabili, reti, biogas ed economia circolare. Dalle Utilities €1,8 miliardi l’anno

Cinque linee strategiche d’investimento per un valore complessivo di 1,8 miliardi all’anno, e un’attenzione particolare a innovazione e qualità. Il quadro che emerge dallo studio “Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilità e competitività”, presentato a Roma da Utilitalia, evidenzia il ruolo centrale delle utilities nella transizione energetica, purchè supportate da misure abilitanti e sinergie intersettoriali.

Le linee strategiche in cui investire

Decarbonizzazione, economia circolare e digitalizzazione. Saranno queste le linee strategiche in cui le utilities italiane investiranno complessivamente €1,8 miliardi all’anno. Più nel dettaglio si parla di rinnovabili, molecole verdi, reti di distribuzione, ed efficienza energetica, temi emersi anche dallo studio “Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilità e competitività” presentato da Utilitalia a Roma.

Un occhio attento alle rinnovabili

Per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile, prima linea strategica di sviluppo, Utilitalia evidenza come le utilities possano contribuire in modo significativo al conseguimento degli obiettivi nazionali, in particolare nel settore fotovoltaico ed eolico, ma anche in quello idroelettrico e del teleriscaldamento. Risulta fondamentale però in quest’ambito, l’attivazione di misure abilitanti finalizzate a supportare gli investimenti per il rifacimento o il potenziamento degli impianti esistenti, nonchè per le progettualità che valorizzano le sinergie intersettoriali.

€33,7 miliardi di spesa verso fornitori

Nel 2021 le 100 maggiori utilities hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità del servizio. Secondo l’analisi, 12,7 miliardi di euro sarebbe invece il valore aggiunto distribuito tra i diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda), considerati tutti i settori di competenza. A questi si sommano ulteriori 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, il 65% dei quali appartenenti a realtà locali. 

Il contributo per la produzione di biogas e biometano

Il contributo allo sviluppo delle molecole verdi capitalizza la circolarità degli investimenti intersettoriali di cui queste imprese sono capaci: basti pensare alla produzione di biogas e biometano dai rifiuti organici  o dai fanghi di depurazione. Risulterà essenziale sfruttare gli asset esistenti e massimizzare le sinergie tra i diversi settori in ottica circolare per la produzione di gas rinnovabili. 

Le reti elettriche

Colonna portante della transizione, necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica, sicurezza energetica e sostenibilità, sono senza dubbio le infrastrutture energetiche di distribuzione. In uno scenario in cui domina l’elettrificazione dei consumi, dalle utilities può arrivare un importante contributo. In particolare, in merito a flessibilità e sicurezza delle reti elettriche, riconversione tecnologica delle reti gas (per favorire la gestione dei nuovi biogas) e integrazione tra i settori gas e power. 

Efficienza energetica

Anche l’efficienza energetica gioca un ruolo rilevante nelle strategie delle utilities, impegnate nel duplice ruolo di soggetti obbligati del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica e di promotori di offerte commerciali presso i clienti finali; da questo punto di vista sono auspicabili celeri misure di efficientamento del meccanismo dei TEE e l’allargamento del mercato dell’efficienza energetica a progetti di economia circolare. 

Economia circolare

Solo un approccio integrato può coniugare investimenti industriali e innovazione con il valore aggiunto dell’economia circolare. Dal potenziale di circolarità alle nuove possibilità di business, le utilities valorizzano questo aspetto: si va dalla riconversione delle infrastrutture esistenti come hub per la carbon capture and storage, al recupero delle materie prime critiche, in particolare attraverso la raccolta e il trattamento dei RAEE, dalla mobilità elettrica fino alla produzione di biocarburanti e biocombustibili.

Articoli correlati