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La nuova startup italiana per lo sviluppo delle batterie a flusso redox di vanadio

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Sta nascendo in Italia una nuova startup, dal nome Flow-nano, il cui obiettivo principale sarà quello di realizzare elettrodi specifici per le batterie a flusso redox di vanadio.

La nuova startup Flow-nano

La nuova startup che sta per prendere vita si chiamerà Flow-nano, dal nome dell’azienda italiana X-nano specializzata in nanotecnologie per la transizione energetica

In una nota, la società ha spiegato che, con questa nuova realtà, il loro intento sarà superare tutte le criticità legate a questo genere di pile il cui mercato è frenato soprattutto dall’uso di elettrodi non ottimizzati. È Infatti proprio su questo tema che si lavorerà, al fine di sviluppare un elettrolita liquido specifico a base di vanadio per immagazzinare energia.

Cosa sono le batterie a flusso redox di vanadio

Le batterie a flusso redox di vanadio (VRFB) sono dispositivi di accumulo elettrochimico considerati una sorta di ibrido tra una pila convenzionale e una cella a combustibile.

Il primo sistema di questo genere a livello commerciale è stato completato in Australia e sarà operativo a partire da agosto. In Cina invece, si trova la più grande batteria VRFB del mondo, in grado di accumulare energia per mesi e rilasciare in rete 100 MW di potenza. 

Che tipo di crescita avranno questi sistemi in Italia e all’estero? Riuscirà ad affermarsi il vanadio come valida alternativa al litio? Sicuramente, il primo elemento assicura una durata più lunga, perché permette la sostituzione dell’elettrolita, ma per quanto riguarda, per esempio, la e-mobility, il secondo assicura delle prestazioni maggiori. 

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