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La batteria “per sempre” inventata in Australia

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Non infiammabili, completamente riciclabili e decisamente più durature delle loro antagoniste agli ioni di litio, le batterie al flusso di vanadio potrebbero rivoluzionare il mercato dei sistemi di accumulo. In Australia, il progetto Yadlamalka Energy, collegato ad una rete di pannelli fotovoltaici, è il primo del suo genere ad essere “commercializzato”. Immagazzinerà 10GW di energia all’anno, riducendo notevolmente i costi dell’elettricità.

Il primo sistema di accumulo commerciale al vanadio

Il primo sistema di accumulo commerciale al vanadio è stato completato in Australia e sarà operativo da Agosto. Si tratta di un impianto innovativo, che utilizza il vanadio al posto degli ioni di litio, elemento che oltre a garantire maggiore durata, non è infiammabile e può resistere anche ad altissime temperature.  La batteria, collegata a una rete di pannelli solari, è in grado di immagazzinare circa 10 GW di energia solare ogni anno, e di ricaricarsi con l’elettricità in eccesso prodotta nei picchi di esposizione.

La rivoluzione del vanadio

Il progetto Yadlamalka Energy comprende una batteria di accumulo di energia Vanadium Flow (2 MW – 8 MWh CA) e una fattoria solare fotovoltaica (FV) (6 MWp CC), integrate dietro un inverter accoppiato CC. Una tecnologia rivoluzionaria per aiutare a soddisfare il fabbisogno energetico futuro dell’Australia e del mondo. L’energia sarà fornita alle famiglie di notte, quando i carichi di rete sono maggiori a causa della domanda, e quando non è disponibile la generazione solare.

Il primo utilizzo commerciale nell’emisfero australe

Il presidente della società che sta curando il progetto, Andrew Doman, ha dichiarato che questo sarebbe il primo utilizzo commerciale della batteria al flusso di vanadio nell’emisfero australe, un traguardo importante, dato che il nuovo sistema presenta vantaggi significativi rispetto a quelli già sperimentati agli ioni di litio. Tra questi, il più importante oltre alla possibilità di riciclo, è sicuramente la durata: 4 ore contro le due del litio.

I costi dei sistemi di accumulo al vanadio

L’introduzione delle batterie al flusso di vanadio, inventate negli anni 80, ridurrà i prezzi massimi dell’energia in Australia e laddove verranno adottate. L’elettricità potrà, infatti, essere venduta o acquistata in base alle esigenze, contribuendo a stabilizzare la rete e a ridurre i costi in bolletta. La scelta del vanadio, in Australia, è stata dettata soprattutto dall’abbondanza del minerale nel Paese.

Vanadio contro litio

Il vanadio viene convertito in un elettrolita che trattiene gli ioni e immagazzina l’elettricità all’interno della batteria. Il professore associato dell’Università di Adelaide, Nesimi Ertugrul, che monitorerà le prestazioni della batteria, ha affermato che la principale differenza tra le batterie al vanadio e quelle al litio è che nelle prime l’elettrolita può essere sostituito. È proprio la possibilità di sostituzione che assicura la durata. Inoltre, mentre le batterie al litio sono migliori per oggetti mobili come i veicoli,  il vanadio è più adatto a condizioni stazionarie.

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