Roma, 15/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

La Cina vuole controllare le esportazioni di gallio e germanio: quali conseguenze per l’Ue?

11
Home > Policy > Policy Mondo > La Cina vuole controllare le esportazioni di gallio e germanio: quali conseguenze per l’Ue?

La Cina ha annunciato che controllerà le esportazioni di alcuni metalli e materie prime critiche ampiamente utilizzati per produrre, soprattutto, chip e computer: il gallio e il germanio. Si tratta di un attacco diretto agli Usa, che avrà anche conseguenze in Europa. Berlino si sta già preparando.

L’ultima decisione della Cina: controlli su gallio e germanio

Il governo cinese ha stabilito che inasprirà i controlli sulle esportazioni di due materiali chiave utilizzati per produrre chip per computer, il gallio e il germanio, entrambi importanti non solo per i semiconduttori, ma anche per le telecomunicazioni, le attrezzature militari e le tecnologie rinnovabili.

Un funzionario tedesco ha dichiarato che il Paese sta lavorando sempre di più per assicurarsi forniture a lungo termine di materie prime critiche e strategiche, ma che quest’ultima decisione della Cina potrebbe portare delle conseguenze in Europa che bisogna già cominciare a valutare.

Da agosto, infatti, saranno necessarie delle licenze speciali per poter esportare questi minerali, e questa potrebbe essere la risposta di Pechino, il più grande produttore mondiale di tali elementi, all’impegno statunitense di frenare l’accesso ad alcuni microprocessori avanzati.

Si tratta dunque di una sorta di battaglia tra le due superpotenze sui semiconduttori. Adesso però, bisognerà vedere quali ripercussioni avranno queste decisioni su tutta l’Unione europea. 

La dipendenza della Germania su alcuni minerali

Considerando che la Germania non ha una propria produzione su alcuni minerali, il Paese orientale gli ha fornito nel 2022 già 27 tonnellate di gallio, pari al 55% delle importazioni totali, e 3 tonnellate di germanio, pari al 75% secondo i dati forniti dall’Istituto federale per le geoscienze e le risorse naturali (BGR).

Si vedrà prossimamente, in base alle conseguenze che causerà la mossa di Pechino, se queste forniture cambieranno, o se ci saranno altri tipi di conseguenze. 

Articoli correlati