Il CITE ha dato l’ok definitivo alla nuova versione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, la cui attuazione costerà 17 milioni di euro.
Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
17 milioni di euro per implementare un quadro d’azione per la sostenibilità ambientale e, dunque, garantire l’accesso a un’energia pulita, sicura ed economicamente fruibile, fino alla fine del 2024. Non un libro delle buone intenzioni, ma un piano strategico per portare avanti ‘le tre dimensioni della sostenibilità’, ambientale, sociale ed economica, come ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La nuova versione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal CITE, Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica declina gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU adattandoli al contesto italiano. I target sono associati a 55 indicatori per misurare la sostenibilità in Italia e mettere in coerenza tutti i livelli amministrativi, con la spinta propositiva della società.
Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership
Gestione sostenibile delle risorse naturali, abbattimento delle emissioni climalteranti, contrasto alla povertà e promozione di un benessere economico sostenibile, sono alcune delle prerogative della nuova Strategia Nazionale. Per raggiungere i 17 “goals” dell’Agenda delle Nazioni Unite, il documento parte dalle cosiddette cinque “P”, che connettono trasversalmente dinamiche economiche, questioni sociali e qualità ambientale: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
Valori obiettivo
Tra le novità della nuova Strategia vi è la definizione di “valori obiettivo”, indicatori comuni per tutte le amministrazioni centrali e territoriali, introdotti allo scopo di garantire un più concreto monitoraggio degli obiettivi prefissati. Il testo evidenzia, inoltre, l’importanza di una governance multilivello sui territori a supporto dei tre “vettori di sostenibilità”: la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, la cultura e la partecipazione per lo sviluppo sostenibile.
