Roma, 13/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Energia da biomasse, Direttiva RED II, Alleanza per il nucleare, e biocarburanti. Le risposte del Sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro

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I temi caldi dell’energia al centro delle interrogazioni parlamentari che hanno visto protagonista il sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Sicurezza energetica Claudio Barbaro. 

Le interrogazioni

Si è parlato della produzione di energia da biomasse, dei decreti attuativi previsti dalla direttiva RED II, del ribasso del prezzo di riferimento per l’allocazione di energia rinnovabile da parte del GSE, delle iniziative per favorire l’adesione dell’Italia all’Alleanza per il nucleare, di questioni riguardanti la nave rigassificatrice di Piombino e delle iniziative per favorire lo sviluppo dei biocarburanti.

La produzione di energia da biomasse

Le biomasse solide rappresentano una fonte di energia rinnovabile importante. Questo materiale viene anche chiamato “petrolio verde, perché produce elettricità termica pulita al 100% e anche piuttosto economica. 

Sulla questione posta dall’Onorevole interrogante concernente l’individuazione di soluzioni adeguate per la produzione di energia da biomasse solide, il sottosegretario ha voluto specificare che, a inizio anno, è stato notificato alla Commissione europea lo schema di decreto cosiddetto FER2, con misure che fanno riferimento soprattutto alle bioenergie, al fine di verificarne la compatibilità con la disciplina in materia di aiuti di Stato. 

Sul tema delle biomasse legnose nell’ambito della nuova direttiva sulle energie rinnovabili, la cosiddetta RED III, a fronte di previsioni piuttosto restrittive del Parlamento europeo, Barbaro ha ribadito quanto l’Italia, sin da subito, stia cercando una soluzione di compromesso, con l’intento di contrastare l’applicazione restrittiva del divieto di incentivare l’energia generata da combustibili solidi derivati da biomassa legnosa primaria.

Questo, sia perché si ritiene funzionale alla gestione sostenibile delle foreste, sia per tutelare la produzione di elettricità green da biomasse solide.

Direttiva RED II

Per quanto riguarda i decreti previsti dalla direttiva RED II, il sottosegretario ha voluto sottolineare quanto, sia in attuazione degli impegni assunti a livello comunitario per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, sia per fronteggiare la crisi energetica, il governo stia già mettendo in campo ogni possibile misura per sostenere la più ampia diversificazione energetica, anche attraverso lo sviluppo e la diffusione di impianti di produzione di energia green.

Ha anche ricordato che tutte le  iniziative che sono state intraprese sono volte all’attuazione delle riforme e degli investimenti strutturati e previsti nell’ambito del Pnrr, e che è stato implementato un percorso di semplificazione dei procedimenti abilitativi per la realizzazione di impianti rinnovabili, con il cosiddetto decreto ‘FER 2’, incentrato su quelle fonti e quelle tecnologie lontane dalla competitività.

Ribasso del prezzo di riferimento per l’allocazione di energia rinnovabile da parte del GSE

L’articolo 16-bis del decreto-legge n. 17 del 2022 ha introdotto una misura per l’approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili, con la successiva cessione ai clienti finali, a cura del GSE, con contratti di lungo termine e durata di almeno a tre anni. 

Il decreto ha stabilito che la cessione avvenisse in favore dei clienti sulla base di criteri di priorità stabiliti dalla legge, e a un prezzo di riferimento pari a 210 euro a MW/h, in un contesto di prezzi di mercato pari quasi al doppio.

Dai dati trasmessi al 14 marzo scorso, risultano esser stati stipulati 1179 contratti, corrispondenti ad oltre 7 MWh, mentre 305 clienti assegnatari hanno optato per non firmare. Questo risultato non ha soddisfatto le aspettative, forse perché il prezzo di riferimento fissato dal decreto ministeriale nel settembre scorso era più elevato rispetto all’attuale prezzo del mercato all’ingrosso.

Alla luce di questo, il sottosegretario ha spiegato che il ministero ha intenzione di rivedere il provvedimento e soprattutto lo schema di prezzo, al fine di renderlo maggiormente idoneo a perseguire le finalità e consentire ai sottoscrittori di essere protetti nel caso in cui si verificassero situazioni di criticità. 

L’Italia e l’Alleanza per il nucleare

Nelle ultime settimane si è dibattuto tanto sull’inclusione dell’energia nucleare nel mix europeo e, a tal proposito, il sottosegretario di Stato ha risposto all’interrogazione sul tema dichiarando che l’Italia non ha aderito formalmente alla citata Alleanza per il nucleare per ragioni di opportunità anche politica, non possedendo al momento un quadro regolatorio in merito, e soprattutto, nel pieno rispetto della volontà popolare. 

La nave rigassificatrice di Piombino

La Golar Tundra, la nave rigassificatrice che Snam ha acquistato su mandato del governo e che servirà a garantire l’arrivo di nuovi flussi di gas, è arrivata nel porto di Piombino nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 marzo.

Il sottosegretario Barbaro ha voluto precisare che il procedimento è stato seguito da un Commissario Straordinario e si è svolto secondo norme speciali adottate dall’esecutivo agli inizi del 2022, che hanno previsto tempistiche stringenti per il rilascio del titolo autorizzativo, con l’obiettivo principale di assicurare un aumento della capacità di rigassificazione nazionale già dai primi mesi del 2023. 

La necessità di installare tale rigassificatore è derivata, come ha dichiarato durante l’interrogazione, da criticità potenziali ed effettive, atteso che nel 2021 il gas russo ha coperto circa il 40% del fabbisogno nazionale e la riduzione di tali flussi avrebbe potuto portare grossi problemi. Per tale ragione, ha spiegato che il governo ha deciso di installare due impianti per garantire l’approvvigionamento e la sicurezza del Paese in tal senso. 

Lo sviluppo dei biocarburanti

Sullo sviluppo dei biocarburanti, Barbaro ha evidenziato la preoccupazione per le iniziative volte a mettere al bando la produzione di autoveicoli dotati di motori termici in tempi stringenti, affermando che l’approccio della Commissione europea riguardo i nuovi obblighi di riduzione della CO2 per il 2030 e per il 2035 non valorizzi a sufficienza il contributo dei motori a combustione interna alimentati da fonti alternative ed ecocompatibili.

Ha ribadito dunque l’importanza dei biocarburanti, che possono affiancare la mobilità elettrica nel trasporto stradale garantendo soluzioni accessibili a tutti i cittadini, e ha spiegato che il governo sta operando al fine di concordare delle modifiche che possano permettere l’utilizzo dei motori a combustione interna alimentati con biocarburanti, Fuel a CO2 neutra ed e-fuel.

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