Durante il convegno “Sostenibilità al bivio”, ministri e istituzioni si confrontano sulla transizione ecologica. Urso: “Basta ideologia, serve neutralità tecnologica”.
Green Deal sotto accusa: italiani contrari alla transizione imposta
Secondo un sondaggio Adnkronos, il 65% degli italiani ritiene che il Green Deal europeo vada eliminato, il 75% non comprerebbe un’auto elettrica e il 68% teme che la transizione green danneggi l’economia nazionale.
I dati sono stati presentati al convegno “Sostenibilità al bivio”, svoltosi a Roma e organizzato da Adnkronos, con la partecipazione di ministri, istituzioni e rappresentanti del mondo industriale.
Urso: “Stop all’impostazione ideologica del Green Deal”
Nel suo intervento, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha criticato la rigidità del Green Deal europeo:
“L’energia è una sfida cruciale per l’Italia e l’Europa, ma il Green Deal ha tarpato le ali a molte imprese. Serve un approccio realistico, non ideologico.”
Urso ha sottolineato la necessità di promuovere la neutralità tecnologica, valorizzando tutte le soluzioni – dai biocarburanti alle rinnovabili – per ridurre le emissioni senza penalizzare la competitività industriale.
Ha inoltre ricordato i risultati del Piano Transizione 5.0, che ha già registrato prenotazioni per oltre 2,5 miliardi di euro, e la richiesta italiana di rivedere il CBAM, il meccanismo UE sulle emissioni alla frontiera.
Fratin: “Innovazione e mentalità competitiva per la transizione energetica”
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ribadito l’importanza di un approccio pragmatico:
“La competitività nasce da una mentalità capace di integrare conoscenza, tecnologia e cultura industriale.”
Fratin ha evidenziato la necessità di infrastrutture energetiche moderne, reti efficienti e norme chiare per sostenere la transizione. “Non basta parlare di decarbonizzazione: servono investimenti concreti e coordinamento tra istituzioni, imprese e cittadini”.
Giovannini e Corazza: “Ripensare il Green Deal, non abbandonarlo”
L’ex ministro Enrico Giovannini ha ricordato che il Green Deal è “una strategia economica, non ambientalista”, pensata per rendere l’Europa competitiva nel mercato globale sostenibile.
Anche Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, ha ammesso che “nel concepire il Green Deal sono stati commessi errori”, ma ha invitato a ripensarlo alla luce delle nuove sfide geopolitiche, non a cancellarlo.
Sostenibilità e competitività: la via italiana alla transizione
Dal dibattito è emerso un messaggio condiviso: la sostenibilità deve diventare leva di crescita e innovazione, non un vincolo.
Per l’Italia, la sfida sarà trovare un equilibrio tra transizione ecologica e sviluppo industriale, puntando su ricerca, tecnologia e una politica energetica realista.







