Roma, 29/04/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

UE-Tunisia, energia verde pilastro centrale dell’intesa

11
Home > Policy > Policy Europa > UE-Tunisia, energia verde pilastro centrale dell’intesa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e Mark Rutte, Primo Ministro del Regno dei Paesi Bassi, ha incontrato a Tunisi il Presidente della Repubblica Tunisina, Kais Saied. Nel corso dell’incontro, la firma del Memorandum of Understanding Ue-Tunisia. Centrale il capitolo sull’energia verde e le sue infrastrutture.

Memorandum d’Intesa tra UE e Tunisia

In un mondo di equilibri geopolitici instabili e in via di cambiamento, gli accordi presi dalla Commissione europea (in rappresentanza dell’Unione) e dalla Tunisia in chiave migrazione, energia verde, rafforzamento delle partnership economico-finanziarie e promozione dei contatti sociali e delle relazioni tra i popoli, vanno nella direzione di una crescita e di una prosperità condivise tra sponda Nord e Sponda Sud del Mediterraneo.

Presente anche la nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che tanto si è adoperata per la buona riuscita di questo summit, anche in previsione della Conferenza Internazionale sulla Migrazione, che si terrà a Roma domenica 23 luglio, che vedrà la partecipazione di numerosi Capi di Stato e Governo.

Il memorandum d’Intesa, sottoscritto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il Presidente della Tunisia Kais Saied, dal presidente dimissionario dei Paesi Bassi, Mark Rutte, e della Meloni.

Il Capitolo Energia Verde (rinnovabili e idrogeno)

In particolare, tra i pilastri che sorreggono questo accordo di massima rilevanza storica (ammesso che sia rispettato da tutte le parti e che tenga sotto i colpi dei tanti avvenimenti mediterranei ed internazionali), c’è il capitolo “Energia verde”.

Qui si parla di fonti energetiche rinnovabili e della consapevolezza della loro importanza in questo momento in particolare, ma soprattutto negli anni a venire, in termini di autonomia energetica e di sicurezza degli approvvigionamenti tra le due sponde del Mediterraneo.

Gli obiettivi sono diversi. Primo tra tutti rafforzare le forniture di energia pulita ai grandi centri urbani e di energia pulita a basso costo per famiglie e imprese. Lavorare affinchè i prezzi rimangano competitivi e si creino sempre opportunità di impiego.

C’è poi bisogno di aumentare gli investimenti in nuove infrastrutture energetiche, principalmente elettriche, ma non solo, perché l’accordo si riferisce anche all’idrogeno verde (e suoi sottoprodotti come l’ammoniaca).

In questa direzione va il progetto SunsHyne Corridor, che ha l’obiettivo di rendere possibile l’importazione di 10 milioni di tonnellate annue di H2 green da fonti extra europee a partire dal 2030, come stabilito nel programma REPowerEU

Le infrastrutture energetiche

Ovviamente il documento cita anche il rispetto degli obiettivi nazionali tunisini in termini di decarbonizzazione e di non sperpero delle risorse naturali, tra qui quelle idriche, che in quel Paese sono messe a dura prova viste le condizioni climatiche proibitive nei mesi estivi.

Sempre in chiave sicurezza energetica e degli approvvigionamenti si procede anche nella realizzazione del progetto ELMED di interconnessione elettrica promosso da TERNA e dall’omologa tunisina STEG, che prevede la realizzazione di un collegamento di 230 km della capacità di 600 MW con approdo in Sicilia.

Il memorandum è considerato dalle parti come un nuovo concreto passo in avanti verso la creazione di un vero partenariato tra la Tunisia e UE, che possa affrontare in maniera efficace la crisi migratoria e lo sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo.

In Tunisia meno combustibili fossili e più rinnovabili in futuro

puntare sulle rinnovabili significa incrementare la propria autonomia energetica da fornitori esteri. Lo sa bene anche la Tunisia, che ha infatti annunciato il Piano solare nazionale, con l’obiettivo di soddisfare il 30% della domanda di energia elettrica con il fotovoltaico entro la fine del decennio.

Nel Paese nordafricano è stata inoltre avviata una gara internazionale per nuovi progetti solari per una capacità totale di 500 MW.

La domanda di base, per ciò che concerne l’energia, è sempre la stessa: la Tunisia è un Paese affidabile? Che tipo di rapporti intercorrono tra Tunisi e Mosca? Ci possiamo fidare di Saied?

Giornalista

Articoli correlati