Roma, 13/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Presentato Piano Strategico ’24-26: Enel punta su reti ed efficienza

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Enel ha presentato il suo piano industriale strategico 2024-2026. Tra le novità, investimenti più oculati nelle rinnovabili, nuove partnership, diversificazione di tecnologie e maggiore disciplina finanziaria per rafforzare le reti. Il gruppo punta a ridurre il proprio debito e a migliorare la sua redditività.

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La strategia annunciata al Capital Market Day

Redditività, flessibilità e resilienza le parole chiave del nuovo Piano Industriale 2024-2026 presentato da Enel, a Milano, in occasione del Capital Market Day 2023. La strategia annunciata dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo, punta a trasformare il Gruppo in un’organizzazione più snella, pronta ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro. 

Le prossime sfide: reti, rinnovabili e batterie

Le incertezze globali di breve termine hanno imposto alle società elettriche di accrescere la flessibilità e migliorare la visibilità dei rendimenti. Nel medio e lungo periodo, le reti dovranno essere in grado di far fronte all’aumento della domanda di elettricità dovuta alla crescente elettrificazione e generazione distribuita, mentre la prevista crescita della capacità rinnovabile richiederà stoccaggi a batteria al fine di bilanciare domanda e offerta.

Diversificazione e partnership

In uno scenario denso di sfide, Enel prevede quindi, di rendere più selettive le decisioni di investimento nelle fonti di energia rinnovabile, mediante la diversificazione di tecnologie e Paesi, il miglioramento dei rendimenti e la riduzione dei rischi, anche facendo leva sulle partnership. Infine, la multinazionale guidata da Cattaneo prevede di ottimizzare il proprio portafoglio di clienti e i processi end-to-end, aumentando l’efficienza nell’acquisizione e nella gestione dei clienti, migliorandone la fidelizzazione tramite offerte bundled e promuovendo l’elettrificazione dei consumi.

Una corsa alle rinnovabili più moderata

Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo Enel ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi, puntando sull’accesso a finanziamenti europei e su un approccio a minore intensità nelle rinnovabili. Il nuovo modello di business fondato su partnership, prevede 18,6 miliardi di euro circa di investimenti lordi nelle Reti, con focus su miglioramento di qualità, resilienza e digitalizzazione, nonché su nuove connessioni. La corsa alle rinnovabili rallenta con 12,1 miliardi di euro di investimenti lordi. Il Gruppo fa sapere che d’ora in poi le decisioni di investimento saranno più selettive, concentrate soprattutto su eolico onshore, solare e batterie di accumulo, nonchè sul repowering.

Semplificazione dei processi nei Paesi “core”

Un approccio selettivo negli investimenti, per massimizzare redditività e ridurre i rischi, è dunque tra i driver dell’operatività del Gruppo, basati su semplificazione dei processi e razionalizzazione dei costi. Una maggiore efficienza dovrebbe scaturire anche dal focus sulle geografie core, ossia i Paesi in cui Enel implementa strategie integrate, puntando sulle reti e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. In quest’ultimo ambito sono previsti circa 3 miliardi di euro di investimenti lordi.

La disciplina finanziaria come fondamento della Strategia

La disciplina finanziaria è il pilastro su cui si fonda il Piano Strategico 2024-2026. Lo scopo è  potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento degli obiettivi prefissati, il Gruppo dovrebbe essere in grado di rafforzare ulteriormente la propria posizione finanziaria e garantire così solidi rendimenti agli azionisti. I target finanziari annunciati sono in sostenuta crescita per il prossimo triennio: l’Ebitda è previsto salire da 21,5-22,5 miliardi del 2023 a 23,6-24,3 miliardi nel 2026; l’utile netto passerebbe da 6,4-6,7 miliardi di fine anno a 7,1-7,3 miliardi del 2026. Di pari passo resterà sostenuta la politica dei dividendi: si torna a una cedola minima garantita di 0,43 euro per azione (che è la cedola di quest’anno) con possibilità di aumento fino a distribuire il 70 per cento dell’utile se i risultati lo consentiranno. Uno dei principi sui quali si baserà la strategia di Flavio Cattaneo sarà la capacità di coprire le spese per gli investimenti e per i dividendi con i flussi di cassa operativa, senza dover intaccare le riserve del gruppo. 

Il Piano Strategico in Europa

Gli investimenti si concentreranno in aree caratterizzate da rendimenti visibili, un quadro regolatorio remunerativo nonché contesti macroeconomici e politici stabili. In Europa, Enel prevede di concentrare gli investimenti principalmente nelle reti, rafforzando altresì il proprio modello di business integrato, che comprende i settori generazione e clienti. In particolare, il Gruppo prevede di allocare in Italia il 49% circa dei propri investimenti totali lordi, mentre nella penisola iberica si prevede di stanziare il 25% circa degli investimenti totali lordi, incrementando la capacità rinnovabile e facendo leva su rendimenti da investimenti sostenibili e protetti da rischi.

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