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Nucleare, la gara d’appalto per la nuova centrale della Repubblica Ceca: vincerà EDF?

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A Dukovany, nella Repubblica Ceca, si sta lavorando dallo scorso anno a un nuovo impianto nucleare, con offerte provenienti da aziende diverse tra le quali la francese EDF. Ma proprio su questa, la società cieca azienda statale ČEZ non sembra essere convinta.

La costruzione di una nuova centrale nucleare

La società cieca Elektrárna Dukovany II, controllata al 100% dall’azienda statale ČEZ, ha ricevuto 3 offerte per la costruzione di una nuova centrale nucleare, aprendo una gara che è stata considerata tra le più grandi e importanti degli ultimi decenni.

Tre dunque le società in corsa e in concorrenza tra loro, con la presenza anche di EDF, acronimo di Électricité de France S.A, che rappresenta la maggiore realtà energetica produttrice e distributrice francese. Sulla realizzazione dell’opera, era previsto che i contratti venissero sottoscritti entro la fine del 2024, con lavori che invece dovrebbero concludersi entro il 2036. Ma a che punto siamo?

L’invito di Macron

Durante la sua recente visita a Praga, l’invito di Macron è stato chiaro: si dovrebbero preferire i partner europei piuttosto che quelli al di fuori dei confini. Questo perché hanno mostrato interesse per l’appalto anche l’americana Westinghouse e la Korea Hydro & Nuclear Power (KHNP), entrambi già alla gestione di importanti stabilimenti.

Tuttavia EDF deve far fronte a forti ritardi e aumenti di prezzo, che incidono su tutti i suoi progetti attuali, e questo non va bene per le ambizioni di Jozef Síkela, ministro dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca che sottolinea invece la necessità di contratti stabili e in grado di ovviare a determinati costi e scadenze.

Immenso valore: 6 miliardi di euro

Síkela infatti, ha rivelato a Euractiv Czechia che farà il possibile per scegliere un fornitore in grado di rispettare il prezzo finale e garantire all’iniziativa un risultato ottimale.

Non c’è dunque tempo per chi non è in grado di assicurare un sito dall’immenso valore per il Paese dell’Europa centrale, considerando che la prima unità a Dukovany dovrebbe partire già dal 2029, e rappresenta il più grande investimento nella storia moderna della Repubblica Ceca: 6 miliardi di euro.

Chi avrà la meglio?

Nella gara d’appalto al momento, risulta già fuori la statunitense Westinghouse, che non ha soddisfatto le condizioni stabilite dal governo della Cechia, ma che potrà comunque presentare una nuova offerta entro il 15 aprile. Chi avrà la meglio?

Di certo, i problemi che sta affrontando l’apparato nucleare francese non spingono a favore di Parigi, con intoppi che partono in realtà da lontano, e che hanno a che vedere con un parco di reattori vecchi e gravi buchi di bilancio che hanno frenato gli investimenti in questi ultimi anni.

Dal 2022 poi, con la crisi energetica e tutte le conseguenze del conflitto in Ucraina, non solo i vecchi impianti, ma anche quelli di più recente costruzione, hanno mostrato segni di corrosione e cedimento, con EDF che si è ritrovata costretta a operare con la metà dei suoi 56 reattori fermi per manutenzione.

Difficoltà da risolvere

Sono dunque innumerevoli le difficoltà da risolvere per il produttore francese, che ha raggiunto 2 anni fa un debito di ben 64 miliardi di euro. Ad oggi però, ha dichiarato di essere tornato all’utile e di aver in parte sistemato la situazione, grazie all’aumento dei prezzi dell’elettricità, oltre che alla riapertura di una parte della flotta nucleare.

Ma sarà sufficiente tutto questo per risollevarsi? E magari per convincere il ministro Síkela ad accettare la propria offerta?

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