Roma, 12/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Una tecnologia australiana per ottenere idrogeno pulito risparmiando fino al 30% di energia

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Produrre idrogeno verde utilizzando il 30% in meno di energia è la sfida lanciata dall’agenzia australiana per la ricerca scientifica (CSIRO), in collaborazione con la società di consulenza internazionale RFC Ambrian. 

Ridurre i costi di produzione dell’H2

Come si può ottenere dunque idrogeno pulito risparmiando elettricità? L’agenzia australiana per la ricerca scientifica (CSIRO), in collaborazione con la società di consulenza internazionale RFC Ambrian, ha messo a punto una nuova tecnologia con l’obiettivo di ridurre fortemente i costi di produzione dell’H2

In che modo? Grazie a una maggiore efficienza del processo produttivo e impiegando il calore di scarto delle industrie.

La tecnologia SOE 

Il nome di questa tecnologia è SOE (Solid oxide electrolysis), sviluppata nei laboratori australiani e che sarà sperimentata per la prima vita nel 2024 su larga scala. 

Come funziona

Il sistema si basa su un’elettrolisi tubolare a ossido solido che combina calore ed elettricità per rompere le molecole d’acqua e ottenere H2 green.

Si tratta dunque di un’innovazione che potrebbe portare sul mercato grandi risultati e benefici, e che funziona in questo modo: si usa un elettrolita ceramico tubolare allo stato solido e, con temperature vicine agli 800 °C, si utilizza il calore di scarto dei processi industriali per preriscaldare l’acqua e abbattere del 30% il consumo di energia.

Efficienza produttiva dell’80-90%

Questo rappresenta di certo il primo vantaggio di questa nuova tecnologia all’avanguardia, ma non finisce qui, perché con SOE è possibile raggiungere un’efficienza produttiva molto più alta rispetto a quella garantita da altri processi, dell’80-90%.

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