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Il gruppo italiano Maire compra l’azienda tedesca GasConTec: 30 milioni di euro investiti per l’idrogeno

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NextChem, controllata del gruppo Maire Tecnimont, ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di GasConTec Gmbh (GCT), azienda tedesca specializzata nello sviluppo tecnologico e nell’ingegneria di processo. Quali le ambizioni da soddisfare?

L’accordo

L’accordo firmato tra NextChem e GasConTec Gmbh (GCT) permette al Gruppo Maire Tecnimont di rafforzare il proprio portafoglio in termini di H2 green, promuovendo ancor di più la crescita di una filiera già abbastanza consolidata sia in Italia che in tutto il mondo.

Bisogna considerare che la tedesca GCT possiede oltre 80 brevetti e un significativo bagaglio di esperienze nella sintesi di prodotti a basse emissioni, incluso idrogeno ottenuto in modo rinnovabile e ammoniaca.

Corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro

In particolare, alla società con sede a Bad Homburg si deve la tecnologia conosciuta come ‘Autothermal Reforming’ (ATR), ovvero un sistema già collaudato per produrre combustibile a bassa impronta carbonica, con dei tassi molto elevati di cattura della CO2, e con una grande garanzia di efficienza e convenienza soprattutto per quanto riguarda gli impianti di larga scala.

Alla base dell’acquisizione dell’azienda vi è un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro, con 15 da versare entro 2 anni, e l’altra metà da dare entro 7, sulla base anche di quello che sarà il closing, ovvero il momento conclusivo dell’operazione di investimento. Secondo le previsioni, tutto infatti dovrebbe avvenire entro il secondo trimestre del 2024.

Rafforzare ulteriormente il portafoglio di NextChem

Per Alessandro Bernini, CEO di Maire, questo accordo segna un altro passo importante per rafforzare ulteriormente il portafoglio di NextChem, con l’obiettivo di dar vita a processi innovativi per la produzione di prodotti più sostenibili, e rafforzare ulteriormente il posizionamento strategico del gruppo societario italiano.

Tutto questo poi si aggiunge alle partnership già avviate precedentemente, e che puntano comunque sempre alla stessa ambizione: diventare sempre più leader nella produzione di H2. A febbraio 2024 infatti, sempre NextChem, attraverso la sua controllata NextChem Tech, ha firmato un altro patto vincolante per l’acquisizione dell’80% di HyDEP, e del 100% di Dragoni Group.

L’importanza del vettore energetico per l’Italia

Il prezzo di acquisto delle due quote corrisponde a circa 3,6 milioni di euro, con un closing stimato sempre per il secondo trimestre del 2024.

Nel caso di HyDEP, parliamo di un’azienda italiana specializzata nel campo dell’elettrolisi e che punta a raggiungere standard qualitativi e di sicurezza sempre più alti, così come Dragoni Group, impegnato a fornire servizi ingegneristici nel campo meccanico ed elettrochimico, e con una conoscenza più che ventennale nel settore dell’idrogeno verde.

Si accentua dunque ancor di più l’importanza del vettore energetico per l’Italia, con il governo che punta a 52 Hydrogen Valley per il Paese, con ben 500 milioni di euro spesi per riqualificare zone industriali abbandonate, e dar vita a degli hub importanti per la fornitura del carburante alle industrie. Gli investimenti più ingenti, sono concentrati soprattutto nel Meridione, e più nello specifico in Campania, Puglia e Sicilia.

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