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Da ex magazzino FS ad hub per le rinnovabili del Sud Italia

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La Puglia torna ad essere un polo tecnologico e un esempio virtuoso per il Paese. Su una superficie totale di 201.181 mq, di cui 47.835 mq al coperto, nasce “Kmetroverde” della Sistemi Energetici, un progetto che mette al centro rinnovabili, biocarburanti ed economia circolare.  

Indotto per il Sud Italia

Dopo circa dieci anni di totale abbandono, il più grande magazzino di pezzi di ricambio delle Ferrovie dello Stato viene riqualificato e adibito a motore dell’energia rinnovabile nel meridione, ma anche di sviluppo e posti di lavoro. La provincia di Foggia è la prima in Italia per produzione di energia eolica, e non è un caso che adesso ospiti un centro tecnologico per l’economia circolare e le fonti rinnovabili.

Si trova a Cervaro, (frazione del comune di Foggia), il polo tecnologico green, vanto della Sistemi Energetici, che rimettendo in sesto decine di parchi eolici (oltre 1000) produrrà un indotto da energia rinnovabile mai visto nel Sud Italia

Hub produttivo di energie rinnovabili

Esteso su una superficie totale di 201.181 mq, composto da 5 capannoni industriali, 2 locali industriali e impianti fotovoltaici su gran parte delle strutture, Kmetroverde è un hub produttivo di sistemi energetici a emissioni zero, che valorizza il sito industriale dismesso delle Ferrovie dello Stato nel foggiano, garantendo un consumo del suolo nuovo pari a zero. 

Si tratta di un progetto ambizioso, che vuole fare di Cervaro un laboratorio di ricerca, nonché un polo tecnologico per l’energia eolica, il biometano e, in seguito, anche l’idrogeno verde. In una prima fase l’attività consisterà nella rigenerazione degli aerogeneratori delle pale eoliche, ovvero la manutenzione di decine di parchi eolici sparsi nella Provincia, mentre in un secondo momento la struttura potrebbe essere utilizzata anche come laboratorio di ricerca e sviluppo su biogas e biometano. “Spazio futuro” è, invece, il nome del capannone destinato alla produzione di H2 green.

Biogas 

Punto di riferimento dell’azienda, che collabora con il Politecnico di Bari, l’Università di Foggia, l’Università di Milano, Lum Enterprise spin-off dell’Università Lum,  è la costruzione di un impianto di produzione di biocombustibile di nuova generazione, appunto il biometano, percorso ancora in fase di autorizzazione da parte della Provincia di Foggia, ma su cui poggiano grandi aspettative. Il “Pia” (piano integrato di agevolazioni) della Regione è, infatti, stato approvato e finanziato con un contributo del 50% su un investimento complessivo di 6.831.059 di cui 1.724.204 destinati alle attività di ricerca e sviluppo.

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