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Idrogeno verde, nel 2023 elettrolizzatori per un valore di 15 milioni di euro. Il record di IMI

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L’azienda britannica IMI Critical Engineering ottiene nel 2023 degli ordini relativi all’H2 green per un valore complessivo di 15 milioni di euro. Si tratta di una cifra record più che raddoppiata rispetto a quella registrata lo scorso anno.

Una cifra record

Già nel 2022, nel campo della produzione di idrogeno verde, la società IMI Critical Engineering ha sicuramente riscosso un grande successo con il suo primo elettrolizzatore PEM, realizzato in un nuovo stabilimento situato in Sardegna.

Ma nel 2023 si è davvero arrivati a una cifra record, con ordini relativi alla generazione del carburante pari a 15 milioni di euro. Nello stesso anno, l’azienda britannica ha voluto espandere le installazioni dei propri impianti di elettrolisi presso alcuni centri di ricerca internazionali, come l’Università dei Bath o quella di Sheffield.

Ma quali sono le capacità di tali siti? Sono comprese tra i 100 kW e i 5 MW, adatte dunque alle esigenze di ogni singolo cliente, ed è anche per questo che tali tecnologie hanno mantenuto un trend positivo per tutto il 2023.

Una svolta

Così come confermato da Jackie Hu, CEO Automation di IMI, questi risultati hanno segnato una svolta non solo nel ramo dell’idrogeno verde, ma anche per le grandi ambizioni della compagnia inglese. Adesso però, bisognerà partire da questa solida base per mantenere lo stesso livello anche per il 2024.

L’intento dunque è proseguire in questo percorso di transizione energetica, dopo aver chiuso un 2023 da record e con la speranza di poter fare sempre di più. Lo sviluppo dell’H2 rimane infatti l’obiettivo centrale per IMI Critical Engineering, che vuole aumentare il proprio numero di installazioni in tutto il mondo.

La situazione in Sardegna

Ma soffermandosi ancora sul settore, qual è la situazione in Sardegna ad oggi? Anche qui, così come in tante altre regioni italiane, si sta promuovendo l’utilizzo del vettore come fonte energetica sostenibile ed essenziale in vista degli obiettivi di decarbonizzazione.

Sono infatti pianificati nuovi progetti pilota, non solo per la produzione ma anche per lo stoccaggio e la distribuzione del carburante, così come collaborazione con università e altri attori locali. Si sta anche lavorando su come sfruttare i vantaggi dell’H2 nell’ambito trasporti, e su questo sono stati già raggiunti traguardi importanti.

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