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Il potenziale geotermico, ma non sfruttato, dell’Ucraina

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Dopo vari studi sullo sfruttamento del settore geotermico in Ucraina, già nel 1979 si è visto quanto il Paese sia ricco di risorse che possono arrivare a un potenziale di generazione fino a 351 milioni di GJ all’anno. Tuttavia, si parla ancora di uno sviluppo limitato. 

Gli studi a partire dagli anni 50

Gli studi sul potenziale geotermico dell’Ucraina sono stati condotti a partire dagli anni 50, e hanno portato all’identificazione delle aree che potrebbero essere maggiormente sfruttate, e che ancora non lo sono del tutto.

Una prima stima è stata eseguita nel 1979, arrivando a calcolare un potenziale approssimativo di 27,3 milioni di metri cubi di fluidi geotermici al giorno, equivalente a una capacità di energia termica di 351 milioni di GJ all’anno.

Le risorse dello Stato ucraino

Come risorse, nello Stato ucraino si parla soprattutto di acque termali, utilizzate per il riscaldamento e la produzione di energia, e del calore prodotto sia dalla geotermia superficiale, derivante dagli strati superiori della Terra fino a 500 metri di profondità, sia da quella profonda, grazie alla presenza di rocce secche surriscaldate.

La distribuzione nel territorio

La distribuzione nel territorio di tali fonti è determinata dal flusso di calore, dalle formazioni geologiche e dall’attività dei processi tettonici e magmatici. 

Secondo gli studi che sono stati fatti, il flusso di calore è più elevato a ovest, a est e a sud dell’Ucraina. Due bacini petroliferi e di gas molto importanti sono invece quelli di Dnipro-Donetsk, nella parte orientale, e quello della Crimea meridionale. 

Dunque, in base a delle caratteristiche geologiche e strutturali, i siti più promettenti per lo sviluppo geotermico sono stati considerati le depressioni della Transcarpazia e della Precarpazia a ovest, la Crimea stepposa e la costa del Mar Nero a sud, e la depressione di Dnipro-Donetsk a est. 

Sviluppo limitato

Nonostante le potenzialità geotermiche del Paese per il riscaldamento, l’approvvigionamento idrico e il condizionamento dell’aria in edifici e strutture residenziali e pubbliche, si parla ancora di uno sviluppo limitato nel settore, soprattutto alle applicazioni balneari e all’uso del calore del suolo e delle falde acquifere superiori.

Ma se ci dovesse essere una crescita in tal senso, anche in speranza che il conflitto possa presto giungere al termine, si potrebbero trarre numerosi benefici non solo a supporto della lotta al cambiamento climatico, ma anche in termini di risparmio energetico sui combustibili tradizionali e sull’agricoltura. 

Le risorse ci sono, e c’è anche tutto il potenziale per far sì che l’energia geotermica diventi, in futuro, una delle principali fonti di generazione di calore ed energia dell’Ucraina

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