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Geotermia, nuovo progetto a Verona per risparmiare più del 40% di gas metano e ridurre le emissioni

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L’azienda Agsm-Aim sta investendo nella geotermia a Verona, con un progetto che porterà alla realizzazione di nuovi pozzi e alla generazione di energia pulita. I lavori, già partiti a dicembre, proseguiranno ancora nelle prossime settimane.

Il progetto

Il progetto della multiutility italiana Agsm-Aim prevede di costruire nuovi pozzi geotermici a Verona concentrando la propria attenzione su 5 centrali di cogenerazione, situate a Borgo Trento, Forte Procolo, Golosine, in centro e alle Banchette.

L’obiettivo è portare benefici economici e ambientali, riducendo il più possibile l’utilizzo di gas metano per sostituirlo infatti con energia geotermica.

In questo modo, secondo quanto comunicato dall’azienda, sarà possibile risparmiare più del 40% del combustibile a oggi consumato, diminuendo così le emissioni di anidride carbonica di circa 30.000 tonnellate.

Durante la presentazione dell’iniziativa, l’assessore all’Ambiente e alla Transizione Ecologica del Comune di Verona, Tommaso Ferrari, ha sottolineato quanto sia importante investire in tale vettore energetico per recuperare calore, e cercare di risolvere anche tutti quei problemi legati alla fluttuazione del prezzo del gas.

Sviluppi futuri

Sugli sviluppi futuri del progetto non si sa ancora molto. L’ambizione però sarebbe quella di costruire centrali di teleriscaldamento anche a Vicenza, prelevando l’acqua calda presente nel sottosuolo per poi riportarla in superficie grazie a una rete di tubazioni.

Alcune città italiana come Ferrara utilizzano già da decenni questo sistema, sfruttando la potenza e la sostenibilità della geotermia per il proprio mix energetico. Sul settore poi, le principali risorse si trovano sicuramente in Toscana, nonostante non vengano ancora sfruttate al 100%.

Proprio qui a dicembre si è svolto un evento, in collaborazione anche con Enel green power (Egp), per capire come rafforzare un settore che potrebbe fare la differenza per la transizione energetica, con 18 TWh di calore geotermico recuperabile.

Tale operazione, potrebbe far risparmiare l’emissione di 5,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, determinando anche un risparmio economico per tutti i cittadini italiani.

Altri benefici

Quali altri benefici porterà il progetto finanziato da Agsm-Aim? Sarà possibile stabilizzare i costi di produzione, proteggendo i clienti da potenziali e pesanti incrementi legati alla crisi energetica e alle vicende geopolitiche in corso.

Anche se in Italia, in tale ambito, c’è ancora tanta strada da fare, si comincia già a compiere qualche passo in avanti.

Il decreto Energia infatti, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, posticipa a fine 2026 la scadenza delle concessioni geotermiche, aprendo alla possibilità per l’autorità competente di chiedere un piano d’investimenti per una proroga fino a vent’anni. Nel caso specifico della Regione Toscana, la richiesta è stata di fatto già avanzata dall’Ente ad Enel green power.

Al passo con gli altri Paesi europei

Si sta dunque cercando di sbloccare quello stallo italiano sulla geotermia anche per stare al passo con gli altri Paesi europei come la Germania, che punta adesso a produrre quanta più energia proveniente dal sottosuolo entro il 2030, al fine soprattutto di riscaldare gli edifici e soddisfare più di un quarto del fabbisogno di riscaldamento dell’intero Paese. Ci riuscirà?

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