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Geotermia a perforazione orizzontale, Google inaugura l’impianto in Nevada

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É entrato ufficialmente in funzione l’impianto geotermico realizzato da Google e Fervo in Nevada. La tecnica innovativa utilizzata (a perforazione orizzontale), potrebbe aprire la strada ad altri numerosi progetti, accelerando l’adozione della geotermia avanzata.

Entra in funzione l’impianto geotermico del Nevada

L’impianto geotermico di ultima generazione realizzato da Google in Nevada è ufficialmente operativo e connesso alla rete. La tecnologia innovativa impiegata nella centrale, apre la strada a un approccio che permette di sfruttare l’energia geotermica di numerose località. La maggior parte dei progetti geotermici sorge in aree in cui risulta più semplice raggiungere rocce calde e altamente permeabili. L’impianto del Nevada, costruito in collaborazione con Fervo, applica invece una tecnica presa in prestito dall’industria del petrolio e del gas. La roccia profonda viene perforata orizzontalmente, iniettando fluido pressurizzato per fratturarla, e dunque raccogliere l’energia geotermica.

I vantaggi della perforazione orizzontale

Tra i vantaggi offerti dalla tecnologia utilizzata da Google in Nevada, vi è senza dubbio la riduzione del rischio di perforare risorse sotterranee per poi scoprire che non siano utilizzabili. L’impianto in questione produce costantemente 3,4 megawatt di energia, portando l’acqua da pozzi orizzontali lunghi 990 m, a circa 2.440 m sotto la superficie, a temperature che possono raggiungere i 191 ° C

L’obiettivo originario dichiarato dal colosso di internet è progredire, operando esclusivamente con energia pulita entro il 2030, ma in secondo luogo, c’è sicuramente la volontà di dimostrare che sia possibile accelerare l’adozione della geotermia avanzata.

Altri progetti di geotermia avanzata

A settembre, il Gruppo Fervo ha avviato un altro progetto di geotermia molto più ampio nello Utah. Il progetto della Cape Station, dovrebbe essere connesso alla rete nel 2026, producendo energia su vasta scala entro il 2028. L’obiettivo è produrre circa 400 MW di energia 24 ore su 24. Secondo il DoE (Department of Energy) degli Stati Uniti, l’energia geotermica potrebbe arrivare a fornire fino a 120 GW di energia pulita entro il 2050, ovvero circa il 16% del fabbisogno energetico previsto del Paese. 

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