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Geotermia, a che punto siamo con la proroga ventennale delle concessioni per la Toscana?

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In merito al dibattito sulla proroga delle concessioni per il settore geotermico, il Consiglio regionale della Toscana ha condotto numerose audizioni. A che punto siamo? Come evolverà la situazione?

Lo sviluppo della geotermia

Lo sviluppo della geotermia in Toscana non è solo importante in quanto fonte rinnovabile per la decarbonizzazione internazionale. La Regione presenta un notevole potenziale ed è storicamente conosciuta per l’estrazione e l’utilizzo di questo tipo di vettore.

In particolare, l’area intorno alla città di Larderello è conosciuta in tutto il mondo proprio per lo sfruttamento di tali risorse a scopo industriale, già alla fine del XIX secolo. Per non parlare poi dell’intensa attività vulcanica presente in questi territori, con un substrato geologico al 100% favorevole alla produzione di energia termica.

Eppure, parliamo ancora di un settore non sfruttato come si deve, con carenza di fondi, investimenti e interesse a livello sia regionale che nazionale. Si sta però lavorando per ovviare a tali problematiche e a ritardi accumulati negli anni. In che modo?

Una proroga fino a vent’anni

A fine 2023, la Toscana ha chiesto a Egp (Enel green power) di presentare un piano d’investimenti entro giugno 2024, per proporre in seguito una proroga fino a vent’anni sulle concessioni geotermiche degli impianti presenti nella Regione. Che sviluppi ci sono stati da allora?

Durante la seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Aree interne, il Consiglio regionale ha condotto numerose audizioni in vista di tale possibilità. Il risultato? Ne è emersa un’ampia condivisione da parte dei sindaci, delle forze politiche e dei soggetti economici intervenuti.

Ambizioni comuni

Questo perché si condividono comunque delle ambizioni comuni, riguardanti l’opportunità di sviluppare la coltivazione della fonte operando in continuità con Enel green power.

Attendendo dunque il mese di giugno, entro il quale la Regione dovrà rispondere al nuovo piano d’investimenti proposto dall’azienda italiana, nel frattempo il settore è stato già riconosciuto a pieno titolo come un elemento caratterizzante dell’identità toscana.

Luca Rossini poi, responsabile Geotermia per Egp, ha sottolineato l’impegno per accrescere la potenza del vettore energetico, dichiarando che adesso, il 30% degli investimenti andranno sui territori, mentre il 50% resterà in Toscana. Vedremo come andrà a finire.

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