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L’italiana Comau automatizza la produzione dei propulsori elettrici cinesi NIO

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Delle linee produttive italiane automatizzate per i motori elettrici.  

1 milione di motori per EV

La società torinese Comau sta realizzando per la casa automobilistica cinese NIO delle linee produttive per una propulsione elettrica automatizzata.

Per linee produttive da adoperare nel settore della e-mobility si intendono quei processi e quelle attrezzature utilizzate per assemblare i componenti di un veicolo e poterlo mettere in commercio.

Tutto questo, richiede infatti un lungo lavoro, che inizia da una fase di sviluppo e progettazione, per arrivare solo dopo al montaggio, ai test funzionali, al collaudo e all’imballaggio e spedizione.

L’obiettivo di Comau e NIO? Realizzare all’anno 1 milione di motori per EV in grado di rispondere alla crescente domanda del mercato.

Le caratteristiche

Questi sistemi saranno utilizzati su tutti i modelli elettrici della compagnia cinese e anche su alcuni di quelli del sub-brand ALPS, marchio secondario. 

Ma quali saranno le reali caratteristiche di questi macchinari? Si tratta di linee dedicate all’assemblaggio di motori, agli inverter, alla produzione di scatole del cambio e ai processi di test Eol (End of line), ovvero controlli di qualità per verificare che un prodotto, o un componente, risponda a specifiche esigenze.

Inoltre, la soluzione di automazione avanzata di Comau sfrutta anche altri accessori per fornire al cliente ciò del quale ha bisogno. Parliamo, per esempio, di un adattatore per soddisfare diversi requisiti di assemblaggio, e dei robot guidati per accrescere l’efficienza produttiva del veicolo.

Tecnologie innovative per la e-mobility

Il CEO dell’azienda torinese, Pietro Gorlier, ha spiegato quanto sia grande l’impegno della società nello sviluppo di tecnologie innovative per la e-mobility, che oggi rappresenta il 40% del loro business. 

Per tale ragione infatti, l’azienda italiana è parte del progetto ‘Gigabat’, e sta lavorando a un nuovo sistema per migliorare le celle delle batterie e proporre dunque nuovi sistemi di propulsione elettrici, in grado di ridurre le emissioni e automatizzare la produzione di veicoli dalle grandi prestazioni.

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