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ECOMED e il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo: bisogna spingere sulle rinnovabili, ma Schifani pone un freno 

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Il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, ha partecipato ieri alla prima giornata dell’evento ‘Ecomed-Progetto Comfort’, evidenziando il ruolo cruciale che potrebbe giocare la Sicilia per lo sviluppo delle rinnovabili. Una posizione che non si sposa con l’ultima decisione presa dal Presidente della Regione, Renato Schifani.

Il primo incontro di Ecomed-Progetto Comfort

Si è tenuto ieri il primo incontro della XV edizione di ‘Ecomed-Progetto Comfort’, manifestazione che si svolge a Catania, e che si concluderà il 21 aprile, dedicata a temi ambientali ed energetici, con particolare focus sul Mediterraneo

A partecipare, anche il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, che ha visitato gli oltre 250 stand allestiti all’interno della Fiera e ha parlato dell’importanza strategica dell’isola nel contesto mediterraneo. 

La manifestazione è stata organizzata con l’idea di coinvolgere il pubblico su dei temi e dei dibattiti specifici, orientati sulla sostenibilità, per raccontare, anche attraverso l’esperienza di esperti e aziende, come si prospetta il futuro, com’è possibile condividere il consumo e la produzione di energia grazie alle CER e come contrastare la povertà energetica che sta colpendo più del 20% delle famiglie siciliane. 

Le potenzialità della Sicilia e le parole del ministro Pichetto Fratin

Ecomed-Progetto Comfort è anche un’iniziativa nata con l’intento di mettere a confronto istituzioni e imprese sul tema della transizione energetica, oltre che un’occasione per fare il punto con gli operatori del settore e per illustrare le potenzialità di un adeguato utilizzo delle rinnovabili in Sicilia, al fine di renderla una Regione più green.

Riguardo il passaggio dalle fonti fossili a quelle alternative, l’isola si trova in una posizione privilegiata, sia per propria collocazione geografica, che per le favorevoli caratteristiche climatiche

Per questi motivi, sarebbe in grado di offrire i più alti rendimenti produttivi degli impianti fotovoltaici ed eolici, e potrebbe anche rappresentare un hub energetico naturale per tutta l’Italia grazie alle connessioni già esistenti con le reti elettriche e del gas. Inoltre, il territorio siciliano garantisce anche delle ottime possibilità per la produzione di idrogeno verde.

È proprio su queste potenzialità che ha voluto insistere il ministro Pichetto Fratin durante l’incontro, spiegando che l’intera Nazione deve essere centrale e protagonista di nuove rotte energetiche, partendo dal Nord Africa e da tutta l’area mediterranea, ma focalizzandosi soprattutto sulla Sicilia, e sulla sua ottima localizzazione geografica che può fargli avere un ruolo fondamentale nello sviluppo delle fonti green. 

Il presidente della Regione, Renato Schifani, è cosciente di questo grande potenziale, ed è forse proprio questo che lo ha spaventato e lo ha portato a definirsi contrario all’utilizzo e ai costi dell’energia generata dal fotovoltaico, dando vita a un dibattito e a un attrito all’interno della stessa maggioranza di centrodestra. 

Il NO di Schifani al fotovoltaico 

A inizio mese, Schifani ha annunciato di voler sospendere le autorizzazioni per i nuovi impianti fotovoltaici, minacciando di voler bloccare le concessioni. Il motivo? Il primo obiettivo del governatore è quello di ridurre il caro bollette, e sostiene che, dare il via libera ai nuovi impianti solari, potrebbe comportare danni ambientali e pesanti oneri economici. 

Per tale ragione, è pronto a dire no al fotovoltaico se non ci saranno compensazioni per tagliare le spese alle famiglie. La sua decisione sembra però essere pericolosa, in quanto va in contrasto non soltanto con le intenzioni del governo che vuole sfruttare al massimo le possibilità green offerte dalla Sicilia, ma anche con gli obiettivi europei di ridurre le emissioni al 2030, per produrre almeno il 45% dell’energia da fonti alternative. 

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