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Batterie al litio-zolfo, la collaborazione tra Stellantis e Lyten

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Stellantis sta investendo nello sviluppo delle batterie al litio-zolfo prodotte dall’azienda Lyten. L’obiettivo non è solo promuovere l’utilizzo di tali tecnologie, ma anche capirne nel dettaglio vantaggi e svantaggi, e far partire i primi test sulle linee di produzione.

Le batterie al litio-zolfo

Stellantis è pronta a scommettere sulle batterie al litio-zolfo. Parliamo di una tecnologia ad elevata densità energetica che potrebbe consentire di immagazzinare più elettricità anche con meno spazio a disposizione. Tali dispositivi utilizzano il zolfo come materiale dell’elettrodo, noto proprio per la sua capacità di stoccare maggiore energia.

Si tratta inoltre di un elemento relativamente abbondante sulla Terra e con un costo inferiore rispetto ad altre risorse come il cobalto. Avere dunque a disposizione modelli più economici potrebbe di certo aiutare il mercato delle batterie a crescere notevolmente.

Un altro vantaggio riguarda anche l’economia circolare, considerando che lo zolfo, a differenza di altri materiali, può essere più facilmente recuperato e riciclato.

I primi campioni per i test

Le tecnologie che adopererà la holding olandese multinazionale verranno prodotte dall’azienda Lyten, con sede nella Silicon Valley, impegnata a livello internazionale nella promozione della mobilità sostenibile.

I primi campioni per i test da eseguire sono già stati spediti dal Gruppo americano, e tale operazione segna di certo un passo importante nel percorso di sviluppo già avviato.

I successivi esperimenti su tali tecnologie potranno servire per confermarne qualità importanti, come l’impatto zero su larga scala, la capacità di garantire prestazioni energetiche anche doppie rispetto alle classiche pile al litio, e la possibilità di rispondere anche alle esigenze diversificate dei clienti.

Le sfide da affrontare

Sono però ancora tante le sfide da affrontare, come la tendenza dello zolfo a solubilizzarsi nell’elettrolita durante il ciclo di carica e scarica, e dunque la possibilità di portare problemi di degradazione nel corso del tempo.

Bisognerà infatti continuare con test e ricerche per capire come poter superare questi limiti e ottimizzare ancor di più l’efficienza energetica delle batterie. I campioni da mettere alla prova arriveranno a Stellantis entro la fine del 2024, almeno secondo le previsioni.

Potranno essere il trampolino di lancio per la realizzazione del primo stabilimento su larga scala dedicato ai dispositivi a zolfo-litio?

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