Roma, 01/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Rinnovabili, il mercato indiano a 35 miliardi di dollari entro il 2028

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Più rinnovabili per diminuire l’impiego di combustibili fossili e ridurre le morti premature dovute all’inquinamento, ma Nuova Delhi vuole sostenere la crescita economica anche con il carbone.

Cresce il PIL indiano, cresce la domanda di energia

Il prodotto interno lordo dell’India continua a crescere e nel 2022 ha segnato un incremento del 7%, superando anche la Cina (che si è fermata al 3% durante lo scorso anno). Questo significa che nei prossimi anni la domanda di energia primaria in India aumenterà costantemente.

Già durante l’anno passato, una lunga e duratura ondata di calore, seguita da un inverno più fresco del normale, hanno visto schizzare verso l’alto i consumi di energia elettrica in tutto il subcontinente indiano, con un incremento del 12% circa a 1.591 miliardi di kWh, secondo quanto comunicato da Grid-India.

Il Governo di Nuova Delhi sta provvedendo ad aumentare la capacità degli impianti, installandone di nuovi, con ulteriori investimenti in fonti energetiche rinnovabili.

Aumentano le fonti rinnovabili

Secondo stime del Gruppo Imarc, entro il 2028 in India gli investimenti in fonti rinnovabili raggiungeranno i 35,6 miliardi di dollari, con un tasso di crescita medio annuo (Cagr 2023-2028) del 10,2%.

Il 28% in più di risorse finanziarie rispetto ai 20 miliardi di dollari scarsi del 2022.

Il Paese, in quarta posizione mondiale per quanto riguarda l’ampia produzione di energia solare, eolica e idroelettrica, vuole investire sempre di più nelle rinnovabili e ha grandi ambizioni da realizzare.

Il segretario indiano all’Energia, Alok Kumar, ha chiesto la rapida realizzazione di impianti di energia pulita per raggiungere l’obiettivo del 90% di elettricità proveniente da fonti green entro il 2047, e ha spiegato al quotidiano indiano Economic Times che si tratta di una sfida enorme, senza la quale la transizione energetica sarebbe altrimenti molto complicata.

Rinnovali anche per contrastare inquinamento e cambiamenti climatici

Non solo una questione di mercati e competitività, ma anche di protezione della salute dei suoi abitanti più fragili, particolarmente esposti alle ondate di calore o ai fenomeni meteo estremi, come inondazioni e cicloni particolarmente violenti.

Le rinnovabili potrebbero anche dare una mano a ridurre le emissioni inquinanti in India, con una concentrazione particolarmente elevata negli ultimi anni.

Purtroppo, infatti, per far fronte all’aumento della domanda di energia elettrica, l’India ha fatto un notevole ricorso ai combustibili fossili e quasi il 13% del suo fabbisogno è stato soddisfatto con centrali a carbone. Più in generale, la generazione di energia elettrica da impianti alimentati con combustibili fossili è cresciuta dell’11,2% nel 2022.

Nuova Delhi però non molla il carbone

Per il 2023 si stima che le centrali elettriche indiane bruceranno l’8% di carbone in più rispetto all’anno passato.

Tutto questo si traduce in un aumento rilevante delle emissioni di CO2 e gas serra in generale a 1,15 miliardi di tonnellate per il 2022, secondo stime Reuters.

In base ai dati riportati da The Lancet, in India sono morte 1,7 milioni di persone per l’elevata concentrazione di gas serra nell’aria, con una perdita di circa 36,8 miliardi di dollari, pari all’1,36% del PIL nazionale.

Giornalista

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