Roma, 14/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Energia pulita, investiti nel mondo a 1,8 trilioni di dollari nel 2023. Il 37% della spesa globale in Cina, l’Italia sale al 10° posto

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Cresce del 17% su base annua la spesa mondiale in soluzioni ed infrastrutture per l’energia pulita e rinnovabile, guidata dall’elettrificazione di mobilità e trasporti, ma anche dalle nuove reti, la supply chain, i sistemi di stoccaggio, l’idrogeno e le tecnologie CCS. C’è anche il nostro Paese tra i maggiori investitori nella transizione energetica. Il Report.

Scarica il Report “Energy Transition Investment Trends”

Cresce la spesa mondiale in soluzioni per l’energia pulita

La transizione energetica guida gli investimenti mondiali in fonti energetiche pulite e nel 2023 questa spesa ha raggiunto gli 1,8 trilioni di dollari, in aumento del 17% su base annua.

Sono i dati contenuti nel nuovo aggiornamento del Report “Energy Transition Investment Trends 2024” di BloombergNEF, che di fatto segnano un nuovo record globale di risorse raccolte in soli 12 mesi a dimostrazione che la transizione energetica ed ecologica è ormai non solamente partita, ma si sta cercando di accelerarla.

Mobilità, trasporti e infrastrutture

La fetta maggiore della spesa è stata destinata all’elettrificazione della mobilità (dalle automobili agli autobus, passando per i veicoli a due/tre ruote), circa 634 miliardi di dollari, il 36% in più sul 2022.

Bene anche i trasporti, che hanno visto aumentare dell’8% gli investimenti a 623 miliardi di dollari, soprattutto per progetti di elettrificazione dei mezzi, in particolare la spesa ha riguardato le nuove reti e gli impianti di fonti rinnovabili (eolico, solare e geotermia) e di biocarburanti.

Circa 310 miliardi di dollari sono invece stati investiti in nuove reti elettriche, come risposta alla domanda crescente di infrastrutture moderne e resilienti.

Non solo elettrificazione, però, perché secondo i ricercatori sono triplicati gli investimenti in idrogeno, sono raddoppiati quelli per le soluzioni di cattura e stoccaggio della CO2, mentre sono cresciuti del 76% gli investimenti in sistemi di stoccaggio dell’energia.

La catena di approvvigionamento globale dell’energia pulita e rinnovabile

In crescita anche gli investimenti nella catena di approvvigionamento globale di energia pulita, comprese le fabbriche di attrezzature e la produzione di metalli per le batterie e le tecnologie energetiche, che hanno raggiunto un nuovo record a 135 miliardi di dollari nel 2023 (rispetto ai soli 46 miliardi di dollari nel 2020).

Un volume di spesa che è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi due anni. Gli studiosi stimano infatti che questa cifra salirà a 259 miliardi di dollari entro il 2025, sulla base dei piani di investimento attualmente annunciati.

La Top Ten dei Paesi che hanno investito di più, c’è anche l’Italia

La Cina è il Paese che ha investito di più, circa 676 miliardi di dollari, il 37% del totale mondiale per l’anno 2023. Un vantaggio rilevante sugli altri Paesi, ma in calo dell’11% sul 2022.

Seguono al secondo posto gli Stati Uniti, con 303,1 miliardi di dollari (in aumento del 22% su base annua), quindi al terzo la Germania, con 95,4 miliardi di dollari.

Completano la Top Ten il Regno Unito, con 73,9 miliardi, la Francia, con 55,5 miliardi, il Brasile, con 34,8 miliardi, la Spagna, con 32,2 miliardi, il Giappone, con 32 miliardi, l’India, con 31,4 miliardi, e infine l’Italia, con 29,7 miliardi.

La Cina è superata in questa speciale classifica solo se mettiamo assieme Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea, che valgono 718 miliardi di dollari.

Un livello di spesa green che deve triplicare

Un livello di investimenti in fonti energetiche pulite e infrastrutture dedicate che non è nemmeno lontanamente sufficiente per riportare il mondo sulla buona strada verso l’azzeramento delle emissioni entro la metà del secolo.

Secondo il rapporto, infatti, gli investimenti nella transizione energetica dovrebbero raggiungere una media di 4,8 trilioni di dollari all’anno, tra il 2024 ed il 2030. Senza questa tabella di marcia serrata, gli obiettivi di zero emissioni nette non saranno a portata di mano.

Sostanzialmente, secondo gli studiosi, gli investimenti in energia pulita dovrebbero crescere non del 17%, come nel 2023, ma del +170% all’anno, entro la fine del decennio.

Giornalista

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