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Mercato energia elettrica, approvata la riforma Ue. Un sistema di tutele più efficace per i consumatori

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Il testo ha l’obiettivo di proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi. Durante i negoziati, i deputati hanno inserito misure per dare ai consumatori in tutta l’UE il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici e ricevere informazioni importanti sulle opzioni a cui si iscrive. I fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto.

Il testo della riforma

La riforma del mercato dell’energia elettrica dell’Unione europea

Un testo e un voto attesi in Europa, perché la crisi energetica di questi anni ha messo a dura prova le famiglie e le imprese, perché i consumatori esigono una maggior tutela e perché il sistema che determina il prezzo dell’energia elettrica va reso meno vulnerabile alle fluttuazioni dei mercati internazionali.

Il Parlamento europeo ha approvato la riforma del mercato dell’energia elettrica dell’Unione europea, per dare vita ad un sistema più stabile, affidabile, equo, accessibile a tutti e sostenibile, sia sotto il punto di vista economico, sia ambientale.

Come spiegato in una nota stampa, il testo ha prima di tutto l’obiettivo “di proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi”.

Più tutele per i consumatori

Questa riforma pone i cittadini in prima linea nell’assetto del mercato dell’energia elettrica. Il testo comprende misure volte a proteggere i cittadini, in particolare i più vulnerabili e ad accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Il Parlamento ha compiuto un passo avanti nella democratizzazione dell’energia, creando un assetto di mercato che risponda ai fallimenti esposti dalla crisi energetica. Tutti i consumatori, comprese le micro, piccole e medie imprese avranno accesso a prezzi, accessibili, stabili e a lungo termine“, ha dichiarato Nicolás González Casares, deputato del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.

Durante i negoziati, i deputati hanno inserito misure per dare ai consumatori europei “il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici” e “il diritto di ricevere informazioni importanti sulle opzioni a cui si iscrive”.

Punto chiave del documento: “i fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto”.

La riforma consente inoltre ai Paesi dell’Unione di “vietare ai fornitori di ridurre l’approvvigionamento di energia elettrica dei clienti vulnerabili”, anche durante le controversie tra fornitori e clienti.

Dai Cfd per favorire gli investimenti nel settore energetico agli strumenti per affrontare una crisi dei prezzi

Per incoraggiare gli investimenti nel settore energetico (soprattutto fonti rinnovabili e nucleare), gli eurodeputati hanno poi previsto i cosiddetti “Contratti per differenza” (Contracts for difference, Cfd), da stipulare con l’autorità pubblica per sostenere gli investimenti, o schemi equivalenti con gli stessi effetti.

Tramite un Cfd, l’autorità pubblica compensa il produttore di energia se i prezzi di mercato scendono troppo bruscamente, ma incassa una parte dei profitti se i prezzi sono troppo elevati.

In caso di prezzi troppo elevati, come accaduto a fine 2021, in tutto il 2022 e nella prima parte del 2023, l’Unione può dichiarare lo stato di crisi, in riferimento al mercato dell’energia elettrici, o a livello comunitario, o a livello regionale.

In tal modo, gli Stati membri hanno facoltà di adottare misure temporanee per fissare i prezzi dell’elettricità per le PMI e i consumatori industriali ad alta intensità energetica.

Nella giornata odierna, l’Europarlamento ha approvato anche la nuova direttiva e il nuovo regolamento sui mercati del gas e dell’idrogeno. Due testi che mirano a decarbonizzare il settore energetico dell’UE, migliorando la produzione e l’integrazione di gas rinnovabili e idrogeno.

Giornalista

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