L’azienda norvegese Scatec Solar ASA e l’Egyptian Electricity Transmission Company (EETC) hanno siglato un contratto di 25 anni per un grande progetto infrastrutturale, basato sull’energia solare e sul ruolo delle batterie, nel complesso una novità tangibile per lo stesso Egitto.
Il nuovo accordo
Il solare sarà sempre più nevralgico nel mix energetico dell’Egitto, grazie anche agli investimenti provenienti dall’estero. A certificarlo è stato il nuovo sodalizio tra l’azienda norvegese Scatec Solar ASA e l’autorità nazionale egiziana per la trasmissione dell’energia elettrica (EETC).
Le parti hanno infatti siglato un Power Purchase Agreement (PPA) della durata di 25 anni, denominato in Dollari (USD). Ossia, quella particolare tipologia di contratto che regola la somministrazione dell’energia elettrica tra un soggetto produttore e uno acquirente. Oggetto dell’accordo, sarà un grande progetto “ibrido” di infrastrutturazione, il primo – in questo ambito – per il Paese africano.
Alla capacità di 1 Gigawatt (GW) di energia elettrica solare, si affiancheranno 100 Megawatt (MW)/200 Megawatt per ora (MWh) di accumulo in batterie (c.d. BESS). D’altronde, tra i fondamenti della transizione ‘verde’ e del decentramento, c’è proprio la necessità di stoccare l’energia, modulandola e regolandola in funzione dei diversi utilizzi che se ne possono fare.
Il ruolo di Scatec Solar nel futuro dell’Egitto
Dal punto di vista prettamente finanziario, l’azienda norvegese ha già firmato una lettera di mandato con diversi istituti di finanziamento allo sviluppo. L’obiettivo sarà quello di ottenere una linea di credito ‘agevolata’. Le previsioni, secondo quanto riportato dai vertici, hanno previsto la definizione di tutti gli aspetti e soprattutto l’avvio della realizzazione del piano nella prima metà del 2025.
La stessa Scatec si occuperà della fornitura dei servizi di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC), della gestione degli asset (AM), nonché delle opere di manuntezione (O&M).
Per l’Egitto, questo progetto sarà fondamentale. Lo Stato africano, infatti, estremamente complesso dal punto di vista demografico e socio-economico, necessita di elettricità continua e sicura. La coesione interna e i servizi essenziali sono infatti garanti della stabilità del patto sociale.
Tutte variabili ‘esistenziali’ per il Governo del Cairo e dunque per le Forze Armate, pilastro della Repubblica egiziana sin dal 1953, l’anno della sua fondazione.