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Idrogeno verde: 550 milioni di euro per decarbonizzare l’industria pesante

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É arrivato anche il si della Commissione Europea alla misura di sostegno che consentirà all’Italia di utilizzare l’idrogeno per la decarbonizzazione dell’industria pesante, i cosiddetti settori “hard to abate”. Complessivamente, si prevede un investimento di 550 milioni di euro, ma la quota erogata per beneficiario (concessa entro il 31 dicembre 2025) non supererà i 200 milioni di euro.

Via libera al regime di aiuti da 550 milioni

La Commissione europea ha dato il via libera alla misura di sostegno che consentirà all’Italia di utilizzare l’idrogeno per la decarbonizzazione dell’industria pesante. Si tratta di investimenti per 550 milioni di euro, fondi rientranti nell’ambito del Quadro di riferimento temporaneo per la crisi e la transizione in materia di aiuti di Stato, adottato a marzo dello scorso anno e prorogato fino a maggio 2024. Lo scopo è accelerare il processo di transizione energetica mediante interventi volti a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, e dunque le emissioni nocive nell’aria.

Le condizioni per ricevere il finanziamento

La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Un passo importante in direzione della transizione energetica, che mira a sostenere gli investimenti che consentono l’impiego dell’idrogeno rinnovabile al posto di altri combustibili fossili, come ad esempio il metano. Il finanziamento pubblico sarà soggetto a condizioni volte a garantire un effettivo risparmio di emissioni e il passaggio all’uso dell’idrogeno. Al fine di assicurare una riduzione delle emissioni di gas serra del 40%, in tutti gli investimenti legati all’idrogeno quest’ultimo dovrà rappresentare:

  • almeno il 40% dell’energia totale immessa dall’inizio della fase operativa dei progetti 
  • almeno il 75% del totale degli input energetici entro il 2032  
  • il 100% del totale degli input energetici entro il 2036

Inoltre, i beneficiari non potranno aumentare la capacità di produzione oltre il 2%.

I vincoli 

Gli aiuti di Stato saranno finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e prevede sovvenzioni dirette alle imprese che utilizzano combustibili fossili come fonte energetica o materia prima. La quota erogata, concessa entro il 31 dicembre 2025, in ogni caso non supererà i 200 milioni di euro per beneficiario. Per risultare “ammissibili” al finanziamento, le aziende devono passare all’uso dell’idrogeno rinnovabile, che può essere “combinato con l’elettrificazione o con significativi miglioramenti dell’efficienza energetica” nei processi industriali.

Decarbonizzare i settori “hard to abate”

La misura d’aiuto, attivata dal Ministero, è diretta principalmente ai settori industriali ‘hard to abate’, ossia quelli più difficili da decarbonizzare, sia per questioni tecnologiche, sia economiche. Siderurgico, lavorazione della carta e del vetro rientrano, ad esempio, nell’avviso pubblico per la selezione dei progetti, lanciato già lo scorso marzo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’ambito del programma “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate” del PNRR. A seguito della decisione della Commissione, alle imprese che hanno presentato progetti entro la data di scadenza del bando MASE, sarà richiesto di adeguare le proposte progettuali alle prescrizioni riportate nell’atto europeo.

Sbloccata l’istruttoria di alcuni progetti strategici

Si sblocca finalmente l’istruttoria di alcuni progetti che riteniamo strategici per avviare la decarbonizzazione dell’industria ‘hard to abate’. I progetti valutati positivamente andranno ad aggiungersi ai due di ricerca per l’uso di idrogeno in processi industriali già approvati. La nostra azione in direzione della transizione procede guardando a quelle tecnologie più adatte a tutelare l’ambiente e insieme a valorizzare la competitività del Paese” ha dichiarato il Titolare dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

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