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Un nuovo impianto biogas a Terlizzi 

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È arrivato il via libera per un nuovo impianto biogas a Terlizzi. Si tratta di un progetto della società Sorgenia Bio Power, che è stato accolto con favore dalla sezione pugliese della Confederazione di Agricoltori Italiani, che lo ha definito un segnale forte e di condivisione di obiettivi. 

Impianto biogas a Terlizzi

Dopo il via libera della Regione Puglia alla realizzazione dell’impianto biogas a Terlizzi, ad opera della società Sorgenia Bio Power srl, il presidente regionale e vicepresidente nazionale della Confederazione Agricoltori Italiani, Gennaro Sicolo, ha dichiarato quanto questa concessione dell’Autorizzazione Unica sia una notizia straordinaria per gli olivicoltori della provincia e per tutto il territorio.

Le caratteristiche dell’impianto: tre tipologie di prodotti

Nello specifico, si tratta di uno stabilimento di ultima generazione, ottimizzato nelle sue dimensioni per essere adattato al contesto e alimentato con materiali, di origine vegetale e zootecnica, che sono tutti di riciclo.

Quali le caratteristiche? L’impianto non emette odori né rumori, e consente di ottenere, dalla lavorazione di sansa, pollina e scarti agroalimentari, tre tipologie di prodotti.

Biometano avanzato liquefatto

Il primo è il biometano avanzato liquefatto, ovvero un carburante 100% green che sostituisce quelli di origine fossile e sarà destinato all’autotrazione, ovvero al movimento degli autoveicoli.

CO2 Liquida e digestato

Il secondo e il terzo fanno invece riferimento alla CO2 liquida, riutilizzabile nel settore agricolo e industriale, e al digestato, un prodotto che può essere sfruttato come fertilizzante naturale per arricchire i suoli di sostanza organica secondo i principi stabiliti dal Green Deal europeo.

Secondo l’associazione di categoria, questo progetto garantirà alle imprese olivicole-olearie di trasformare un sottoprodotto agricolo in una risorsa ambientale ed energetica, favorendo un tipo di lavorazione che sia a supporto della sostenibilità e degli obiettivi che l’Europa si è posta da qui al 2030 e al 2050. 

L’importanza dell’olivicoltura a livello ambientale

A livello ambientale, gli olivi sono davvero preziosi per diverse ragioni, in particolare perché mitigano i cambiamenti climatici e fungono da oasi per la biodiversità.

Soprattutto gli oliveti più antichi, coltivati con metodi a basso impatto per l’ecosistema, presentano caratteristiche simili a macchie e foreste, svolgendo così un ruolo strategico nel limitare la perdita di suolo, arginando la desertificazione. 

Per quanto riguarda l’aumento globale delle temperature, bisogna anche sottolineare come queste piante siano longeve, in grado di resistere anche alle avversità ambientali, aiutando l’umanità ad arginare e combattere gli effetti del riscaldamento globale.

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