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Turbine eoliche senza pale: meno ingombranti ma ugualmente efficienti

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L’azienda Katrick Technologies sviluppa nuove turbine eoliche senza pale, studiate appositamente per le aree urbane.

Soluzione più pratica e meno invasiva

Quelli promossi dall’azienda inglese Katrick Technologies sono dei nuovi sistemi pensati per le aree urbane, dove non è possibile installare impianti rinnovabili tradizionali che occupano moltissimo spazio e richiedono anche grandi somme di denaro.

Questi sono alcuni dei problemi legati allo sviluppo delle classiche turbine eoliche, costituite in genere da pale rotanti dalle dimensioni enormi. La soluzione progettata invece dalla società britannica è più pratica e meno invasiva, oltre a essere anche più economica e ugualmente efficiente a livello energetico.

Le altre caratteristiche

Ma quali le altre caratteristiche di questi prodotti? Si tratta di macchine elettro-meccaniche dalla forma esagonale, che si possono benissimo installare su qualsiasi tipo di edificio essendo poco ingombranti e perfette per la città.

Più che turbine, le tecnologie di Katrick Technologies potrebbero essere definite ‘pannelli eolici’, che non utilizzano rotazioni per generare elettricità. Vi sono invece delle alette oscillanti che convertono l’energia cinetica del vento in oscillazioni meccaniche, per poi produrre energia sostenibile.

Ogni aletta funziona dunque in modo indipendente, e l’intero design del dispositivo riduce anche il rischio di collisioni con gli uccelli, permettendo di aggiungere griglie o altre misure di sicurezza per evitare l’ingresso di animali o detriti.

Non è l’unico esempio

Ma l’innovazione proposta dalla startup del Regno Unito non è l’unico esempio di questo genere sul mercato.

Esiste già un sistema eolico simile che si monta sul tetto in moduli e fornisce circa il 50% di energia in più per dollaro, rispetto a un tradizionale impianto solare dello stesso costo. La differenza è che, questa nuova tecnologia, occupa solo il 10% di spazio, e non è per niente rumorosa.

Si tratta di un progetto portato avanti dalla società texana Aeromine, che ha sviluppato il proprio dispositivo lavorando con i Sandia National Laboratories, parte del DOE statunitense (Department of Energy). Nasceranno presto altre tecnologie di questo tipo con la crescita costante del settore?

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