Roma, 13/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

“Serve una svolta energetica per supportare la IA”. L’intervento a Davos del CEO di OpenAI, Sam Altman

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A margine del World Economic Forum di Davos, il CEO di OpenAI, Sam Altman, sottolinea la necessità di un cambiamento in campo energetico, con l’obiettivo di sostenere i progressi dell’Intelligenza Artificiale che richiederà sempre più potenza di calcolo e, di conseguenza, hardware che consumeranno di più.

Fusione nucleare e fotovoltaico con stoccaggio

Durante un evento della Bloomberg House a margine della 54esima edizione del World Economic Forum di Davos, che durerà fino a venerdì e che vede la partecipazione di 2.800 leader mondiali provenienti da 120 Paesi differenti, l’intervento del CEO di OpenAI, Sam Altman, centra l’attenzione su energia e IA.

L’AD della società sottolinea infatti l’importanza di investire sempre di più su fonti energetiche sostenibili, puntando in particolare su fusione nucleare e fotovoltaico con stoccaggio. Per il CEO, ottenere importanti risultati in tali settori sarà necessario non solo per la lotta al cambiamento climatico, ma anche per la crescita dell’Intelligenza Artificiale e gli strumenti da essa richiesta.

Già nel 2021, Altman fornì personalmente 375 milioni di dollari alla società Helion Energy, allo scopo di investire su questo tipo di vettore e incrementare le ricerche. Da allora, l’azienda americana ha un accordo con Microsoft, per fornire alla multinazionale americana, che rappresenta per OpenAI un importante supporto finanziario e il più grande investitore, futura energia prodotta proprio dalla fusione.

Le nuove tecnologie in fase di espansione

Durante l’intervista, Altman afferma anche che la stessa IA induce a scommettere di più su nuovi modi di produrre elettricità pulita, perché le nuove tecnologie in fase di espansione, come potrebbe essere il debutto di ChatGPT, continueranno a creare un’impennata della domanda di potenza di calcolo per alimentare il mercato, che avrà bisogno di sistemi a zero impatto ambientale.

Le macchine che abilitano infatti chatbot o generatori di immagini consumano grandi quantità di elettricità, che richiedono dunque più finanziamenti per lo sviluppo delle rinnovabili, al fine di produrre solo energia pulita e migliorare anche la stessa efficienza dei data center.

Soddisfare le richieste

Tutto questo, come scritto anche in una nota da alcuni analisti di Bloomberg Intelligence, servirà dunque per compensare e soddisfare le richieste dei carichi di lavoro di machine learning più pesanti.

La stessa Microsoft potrebbe ritrovarsi costretta a impiegare maggior capitale per le FER, così come OpenAI sta lavorando con il Pentagono su una serie di progetti che includono capacità di sicurezza informatica. Si lavora dunque su entrambi i campi a livello mondiale, essendo IA e crescita di fonti alternative due temi più legati di quanto si potrebbe mai immaginare.

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