Roma, 13/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Pi-POP, la bici elettrica francese senza batteria

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La bicicletta elettrica francese che utilizza, invece della batteria, un super condensatore per immagazzinare l’energia. 

Un’innovazione

Quella presentata dall’imprenditore Adrien Lelièvre è sicuramente un’innovazione sul mercato mai vista prima d’ora, prodotta dall’azienda francese STEE.

Si chiama Pi-POP e si tratta di una bicicletta elettrica che, al posto delle classiche batterie agli ioni di litio, sfrutta un super condensatore per ricaricare e accumulare energia quando una persona pedala o frena, per poi scaricarla in tempi rapidi durante salite o ripartenze, e dunque in momenti di maggiore sforzo fisico.

Dall’aspetto, sembrerebbe essere una bici dalla pedalata assistita come tante altre, invece è unica nel suo genere, considerando che si tratta del primo modello esistente privo di batteria.

Caratteristiche e vantaggi

Altre caratteristiche? L’autonomia del mezzo è illimitata, considerando che sulla Pi-POP l’energia viene accumulata mentre l’utente pedala, e si può viaggiare a una velocità massima di 25 km/h

Trai vantaggi esposti dalla società francese, rientra la leggerezza del veicolo, considerando che, l’assenza di batterie assicura un peso di solo 20 kg e permette a chiunque di utilizzarla o trasportarla in modo semplice; la possibilità di risparmiare sia tempo che denaro considerando che per la ricarica basta solo pedalare; l’opportunità di ricavarne alte prestazioni.

Bisogna ricordare anche che i super condensatori non sono inquinanti, essendo realizzati con materiali di uso comune e di facile riciclaggio come alluminio, cellulosa e polimeri, e questo permette dunque di preservare sempre la sostenibilità e il benessere dell’ambiente. 

Il mercato dei veicoli elettrici

Pi-POP è la dimostrazione di come il mercato dei veicoli elettrici stia crescendo sempre di più, considerato come supporto chiave nel processo di decarbonizzazione e con vendite che sono aumentante del 50% nell’ultimo anno, come suggerito dal rapporto “ZEV Factbook” realizzato da BloombergNEF.

Importanzi aziende, come il gruppo Stellantis, stanno infatti investendo moltissimo su questo settore anche all’estero, per esempio in Brasile, con l’idea di mettere a punto nuove tecnologie che possano servire anche ad accelerare la transizione energetica.

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